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Bilancio, il sondaggio che boccia il governo

Giorgia Meloni

Ddl Bilancio, il sondaggio boccia il Governo. Anche gli italiani che hanno sostenuto il centrodestra alle ultime elezioni politiche non sono pienamente soddisfatti dalla Manovra. Destano molte perplessità la riforma delle pensioni, il taglio del Superbonus e la follia del ponte sullo Stretto. Tutti i risultati del sondaggio dell’Istituto Noto commissionato da Repubblica.
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Giorgia Meloni

Non convince il Ddl Bilancio, gli italiani bocciano il governo

Bocciato il Ddl Bilancio, il sondaggio di Repubblica. Secondo il sondaggio dell’istituto guidato da Antonio Noto, il 56% degli italiani è rimasto deluso dalla legge di Bilancio e dal contenuto della manovra economica. Tra gli elettori di Fratelli d’Italia il 21% si dice insoddisfatto della legge di Bilancio. Percentuale che sale al 34% tra quelli che hanno votato la Lega e addirittura al 42% tra i simpatizzanti di Forza Italia. Al momento però Giorgia Meloni non corre rischi, visto che l’elettorato sembra intenzionato a concederle ancora fiducia per qualche tempo.

Tra le misure approvate in questo primo anno di legislatura, gli italiani bocciano per prima cosa la mancata proroga del Superbonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie. Segue la flat tax al 15% solo per gli autonomi fino a redditi annui di 85.000 euro. Al terzo posto si piazza il finanziamento della costruzione del Ponte di Messina. Mentre al quarto e al quinto ci sono rispettivamente la cancellazione dello sconto in fattura per i lavori edilizi e la riforma delle pensioni.

Nel sondaggio, però, non mancano le promozioni: la No Tax area fino a 8.500 euro di reddito annuo, la riduzione delle tasse al 23% per i redditi fino a 28.000 euro/annui, il mese aggiuntivo di congedo parentale al 60% dello stipendio, la decontribuzione a carico dello Stato per le mamme lavoratrici che hanno almeno 2 figli, l’aumento da 1.000 a 2.000 euro per i fringe benefit detassati per i dipendenti con figli e, infine, la proroga del taglio del cuneo fiscale, che si rivolge ad una platea di circa 14 milioni di lavoratori.


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