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Bitcoin news: una Tesla usata come supercomputer

I Bitcoin hanno ottenuto un discreto successo soprattutto grazie alle impennate di prezzi che hanno aumentato il portafogli dei giocatori d’azzardo. Nonostante i numerosi moniti della Banca Centrale Europea, i Bitcoin procedono con la loro corsa, continuando a ricevere consensi e decretandone l’ascesa.

Ma a quanto pare non basta comprarli e restare a guardare quanto frutteranno.

C’è chi ha avuto l’idea di trasformare la Tesla, la berlina a motore elettrico in un supercomputer. Per fare cosa? Semplice: guadagnare Bitcoin! Effettuare il cosiddetto mining, ovvero scavare nelle miniere un po’ come cercare l’oro. In questo caso l’oro sono i bitcoin, e più persone cercano, meno oro Bitcoin si trova. Occorre quindi aumentare la potenza di calcolo dei computer che fanno calcoli crittografici. Ebbene, questo signore americano ha preso tutta l’energia elettrica che gli serviva per far funzionare il mining, sfruttando le ricariche gratuite offerte appunto da Tesla. Siccome il costo dell’energia è nettamente capace di superare quello dei Bitcoin guadagnati in questo modo, molte persone si ingegnano affinché si possono fare “mining”, e di conseguenza con grandissimo dispendio di energia elettrica, senza però pagare un dollaro.

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Via le bollette usando qualsiasi mezzo a disposizione per non farsi arrivare a casa bollette salate: pannelli fotovoltaici, pali eolici… e chi può ne ha, più ne metta.

Utilizzare però la batteria di una Tesla Model S, sembra impossibile, eppure è successo anche questo. Come è stato possibile? Grazie ai processori presenti nella rete di bordo. E ovviamente grazie ai Supercharger, le colonnine che offrono la ricarica gratis della batteria a clienti di prim’ordine.

Insomma la febbre dei Bitcoin, e più in generale, delle criprtovalute ha fatto ingegnare le menti di molti appassionati sul modo di fare soldi spendendo poco.

Tutto questo è avvenuto da quando il valore del Bitcoin ha raggiunto cifre altissime, arrivando a toccare i 19mila dollari e attestandosi a quota 15mila grazie al debutto nei future.

Non servono server, ma solo computer connessi con tecnologia blockchain, e l’estrazione è decentralizzata. Per questo basta un computer, l’hardware adatto e il gioco è fatto. Guadagnare Bitcoin è estremamente facile.

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E anche se viene richiesta una carica di energia non indifferenti, molti pensano che il gioco vale la candela.

Eppure non è nuovo il commento ufficiale della BCE e del presidente Draghi. Solo poche settimane fa, a Strasburgo, ha presentato una relazione sull’andamento dell’eurozona. Il successo dei Bitcoin non ha evitato che mettesse in guardia sostenitori, appassionati e fanatici sul rischio di investire nelle criptovalute.

I Bitcoin hanno attirato l’interesse tutti, ottenendo un successo tale da scavalcare tutte le altre criptomonete. É indubbio infatti che la loro diffusione abbia portato linfa nuova ai portafogli delle banche europee. Questo dato di fatto va comunque valutato ed esaminato con accortezza e molta lungimiranza. Per ora, sia Mario Draghi che numerosi dirigenti di banche europee continuano ad esclamare  perplessità a riguardo, ribadendo che la decentralizzazione, ma in particolare la deregolamentazione delle criptovalute è un loro punto a sfavore, proprio perché “le valute digitali non sono soggette a uno specifico approccio di vigilanza”.

Staremo a vedere come si evolverà il caso Bitcoin e quanto, nel futuro, le criptovalute avranno la meglio sulle monete correnti.

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