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Blockchain: gli startupper italiani del mondo delle criptovalute (ma non solo)

La blockchain, una delle tecnologie attualmente più promettenti ed utilizzate, è spesso legata al mondo delle criptovalute. È proprio in questo settore che molti startupper italiani hanno fatto nascere il proprio progetto di business. Ma non solo: la blockchain è anche alla base dei business model di moltissime altre aziende innovative che sono state capaci di sfruttare le sue potenzialità per rendere più smart alcune attività legate alla vita quotidiana, basti pensare alla startup che utilizza proprio questa tecnologia per verificare la filiera di produzione agroalimentare.
Prima di scoprire chi sono gli italiani che hanno dato vita ad un business di successo sfruttando la tecnologia della blockchain, però, cerchiamo di spiegare cos’è e perché può vantare applicazioni quasi infinite. Con il termine blockchain (in italiano catena di blocchi) si intende un registro aperto e distribuito capace di memorizzare transazioni in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un blocco non possono essere alterati e, pertanto, garantisce assenza di falsificazioni.

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Eidoo: gli startupper che hanno sfidato Jamie Dimon

Tra le startup italiane che si sono distinte nell’ultimo anno c’è sicuramente Eidoo, impresa svizzera fondata da un team di italiani. Ciò che propone è un sistema completo di gestione delle criptovalute, finalizzato a semplificare notevolmente la vita di tutti coloro che possiedono ethereum o bitcoin o che vogliono investire in ICO.
A tal proposito, è stata proprio l’ICO da loro lanciata a renderli celebri nel panorama digitale italiano e internazionale. In poche ore, infatti, gli startupper di Eidoo hanno venduto token per una cifra pari a 21 milioni di dollari. Parlando di Eidoo è impossibile non parlare della pagina pubblicitaria acquistata sul Wall Street Journal che, pur sponsorizzando la startup e l’ICO allora in corso, prendeva di mira Jamie Dimon, il CEO di Goldman Sachs che qualche giorno prima aveva fatto dichiarazioni molto forti contro il mondo delle criptovalute.

Friendz: i giovanissimi startupper pronti a rivoluzionare il marketing sui social

Abbiamo già parlato di Friendz, una startup fondata da un gruppo di giovanissimi che propone una piattaforma attraverso la quale tutti possono diventare ambassador dei propri marchi preferiti mediante la condivisione sui social e, di conseguenza, di ottenere una remunerazione in buoni sconto, ecc… Gli startupper hanno di recente lanciato un’ICO al fine di finanziare gli sviluppi del loro progetto, ottenendo ben 12 milioni di dollari. “Siamo un gruppo di 25enni e in pochi mesi, con creatività, determinazione e un po’ di estro, abbiamo dato vita ad un motore performante che ha destato una certa curiosità. La nostra ambizione, però, è quella di creare prodotti a tutto tondo che possano portare un reale aiuto alle aziende che vogliono comunicare in modo divertente e naturale con i loro consumatori sui social. Sentiamo che il concetto di Friendz, cioè dar voce al brand tramite le persone comuni, sia l’evoluzione naturale dell’ormai inflazionato influencer marketing” – aveva spiegato Cecilia Nostro, CMO dell’azienda.

blockchain-startup-criptovaluteAidcoin: la blockchain applicata al “sociale”

Tra i casi di successo italiani anche Aidcoin, startup fondata da Francesco Nazari Fusetti che propone un sistema per tracciare le donazioni, sia quelle a favore di associazioni sia quelle a favore di singoli.
Leggi anche: “Friendz, l’ICO si avvicina: i giovani startupper italiani si lanciano nel mondo delle criptovalute”

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