Giorgia Meloni ha confermato la volontà di non tornare indietro. Anzi: la leader di Fratelli d’Italia ha difeso la manovra presentata dal governo nonostante la polemica subito esplosa con la Banca d’Italia, dicendo di essere sì pronta a eventuali correzioni ma non a rivedere l’impianto generale della riforma. Proprio in queste ore, però, altre accuse sono arrivate contro l’esecutivo, mosse stavolta dai sindacati. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, dopo un incontro con Palazzo Chigi, ha infatti espresso giudizi negativi, bocciando di fatto le mosse del governo. (Continua a leggere dopo la foto)
“Abbiamo confermato il giudizio negativo sulla manovra – ha spiegato Landini, come riportato dall’Ansa, dopo il confronto con Palazzo Chigi – in particolare sui redditi. Abbiamo posto il tema della precarietà e il problema sul fisco e l’evasione. La logica della flat tax è sbagliata. Le risposte del governo hanno confermato profonde distanze sul fisco e sulla precarietà”. (Continua a leggere dopo la foto)
“È necessario proseguire la mobilitazione e richiedere modifiche profonde a una manovra che rischia di impoverire ulteriormente le persone” ha poi aggiunto Landini, ricordando anche che dal 12 al 16 dicembre sono già proclamati diversi scioperi regionali. La spaccatura si è fatta quindi sempre più forte. (Continua a leggere dopo la foto)
Ladini ha concluso: “Quelli che sono al governo si preoccupino nel fare le cose: questo è il modo per risolvere i problemi delle persone. L’esecutivo non dovrebbe aiutare quelli che evadono il fisco o continuare ad aumentare la flat tax per redditi che sono già alti. altrimenti non solo aumenterà la rabbia ma noi scenderemo ancora più in piazza”.
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