L’Italia prova a fare un altro passo in avanti su una questione fondamentale e che troppo spesso viene messa in secondo piano. Parliamo della tassazione sugli assorbenti. Mentre la Scozia diventa il primo paese a darli gratuitamente a tutte le donne, da noi si fatica ancora ad agevolare almeno la tassazione riducendo l’Iva. Prima firmataria della proposta di abbassare l’Iva dal 22 al 5%. Attualmente, infatti, su assorbenti, tamponi, coppetta mestruale – su tutti quei prodotti che devono necessariamente usare una volta al mese, ogni mese al netto di eventuali gravidanze – le donne pagano un’Iva al 22%. Come un bene di lusso.
Un bene di prima necessità viene “tassato come fosse un tartufo pregiato”, accusa l’ex presidente della Camera a Open. “Parliamo di qualcosa che ha un impatto nell’economia della famiglie e di una donna. Nel momento in cui c’è un momento di particolare fragilità economica come quello attuale, è doveroso dare un segnale”. L’anno scorso si è ottenuto un taglio dell’imposta nella Legge di Bilancio per gli assorbenti compostabili o lavabili, estendendo lo sgravio a tutti i prodotti “per la protezione dell’igiene femminile quali assorbenti igienici esterni e tamponi interni, coppette mestruali”.
Era stato il compromesso trovato in seguito all’iniziativa che vedeva in prima fila anche allora l’ex presidente. Ora Boldrini è tornata alla carica, presentando un emendamento a sua prima firma al disegno di legge di Bilancio (che comincia oggi l’esame in commissione alla Camera e che deve essere approvato da entrambi i rami del parlamento entro Natale) per intervenire sulla cosiddetta tampon tax e per ridurre l’Iva al 5% per tutti gli assorbenti, non solo quelli biodegradabili.
Insieme a lei ci sono diverse esponenti del mondo politico provenienti da tutti i partiti: Lia Quartapelle, Giuditta Pini, Chiara Gribaudo e altre esponenti del Pd; Rossella Muroni di Leu; Luisa Noja e Lucia Annibali in quota Italia viva; la vicepresidente della Camera M5s Maria Edera Spadoni insieme alla sua collega Stefania Ascari; Fucsia Fitzgerald Nissoli (Forza Italia), Emanuela Rossini, Silvia Bendetti e altre esponenti del gruppo Misto. Nel frattempo 500 mila donne e ragazze hanno sottoscritto la petizione sostenuta da WeWorld che insieme ad Onde rosa per chiedere di abbassare l’Iva sui prodotti igienici femminili dal 22% al 5%.
Ti potrebbe interessare anche: La Merkel fa il suo discorso alla Germania e scoppia in lacrime: cosa è successo