Risparmiare sulle bollette elettriche è ancora possibile, nonostante la chiusura del mercato tutelato prevista per il primo luglio 2024. Non importa in quale mercato ci si trovi in questo momento, infatti, e non occorre avere almeno 75 anni ed essere dunque classificati come “utenti vulnerabili”. Arrivano le tutele graduali. Tutto quello che occorre sapere.
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Le tutele graduali
Gli operatori di energia elettrica si sono accaparrati zone geografiche e classi di utenti che resteranno scoperti dopo il primo luglio, se non avranno fatto prima scelte diverse. Si tratta di un mercato di quattro milioni di consumatori che finiranno nel Servizio a tutele graduali (Stg) per un massimo di tre anni.
La tariffa Stg sarà la stessa per tutta l’Italia, a prezzo indicizzato, che varierà mensilmente in base al costo della materia prima all’ingrosso, più un costo fisso mensile, slegato dai consumi. Dopo le aste, il “costo fisso” nell’Stg sarà in saldo negativo. In pratica, si tradurrà in uno sconto sulla bolletta che oggi si stima in 73 euro l’anno.
Un’indagine di Switcho mette in evidenza che se l’Stg partisse oggi, il risparmio annuo sarebbe di 132 euro. Questa cifra rappresenta un risparmio sulle tariffe di vulnerabilità e di 46 euro rispetto alla migliore offerta sul mercato libero a prezzo fisso, dedicata a chi è in tutela. Le variabili che potrebbero cambiare questo dato, però, sono tante. A partire da quella temporale, perché da qui a luglio ci sono ancora mesi di attesa.
E poi dipende anche da quante famiglie avranno scelto fino ad allora il mercato libero: meno saranno gli utenti, più alte le tariffe. Che, ripetiamo, saranno comunque più basse rispetto a quelle sotto tutela.
Come entrare nel Servizio a tutele graduali
Le migliori condizioni economiche offerte dal Servizio, possono ingolosire chiunque fosse interessato. Vediamo come valutare l’ingresso nell’Stg.
Prima di luglio, chi al momento è sul mercato libero, può chiedere di tornare al servizio di tutela. Tenendo presente che per concludere un cambio di operatore ci vogliono all’incirca due mesi. Una volta tornati in tutela, da luglio si finirà automaticamente nel Servizio a tutele graduali.
Esiste poi la possibilità di avere un trattamento diverso se si appartiene alle categorie vulnerabili. Se, cioè, in casa ci sono anziani con età uguale o superiore ai 75 anni. Anche in questo caso il passaggio all’Stg sarà automatico dopo il primo luglio, se si è già in tutela, oppure si potrà chiedere il passaggio al mercato ancora in piedi oggi.
Se nel nucleo famigliare non ci sono anziani al di sopra dei 75 anni, invece, si può intestargli una voltura e poi chiedere di rientrare nel Servizio di maggior tutela. “Purché lo facciate in fretta, in modo da chiudere le due procedure con un anticipo di minimo un mese rispetto alla scadenza del 30 giugno 2024, per evitare disguidi, in modo che al 1° luglio 2024 possiate finire nel Servizio a tutele graduali riservato solo ai non vulnerabili”, precisa l’Unione nazionale consumatori.
Non diffidare del mercato libero, ecco perché
Rientrare nel Servizio a tutele graduali non è detto che sia una buona idea per tutti. Ad oggi è l’opzione più conveniente. Ma sul mercato libero si possono stipulare anche contratti a prezzo fisso: il costo al kilowattora di queste tariffe è più alto rispetto ai contratti indicizzati (com’è la Tutela graduale). Ma ci si può esmpre mettere al sicuro per uno-due anni e non doversi preoccupare di come va il mercato all’ingrosso.Sul mercato libero è possibile reperire offerte ad hoc, ad esempio per chi vuole cambiare la caldaia o installare pannelli fotovoltaici.