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Bollette, ritorno al mercato tutelato. Si può fare: ecco come e quando. La guida contro truffe e “fregature”

C’è ancora tempo per un ripensamento. I clienti domestici di elettricità che si trovano nel mercato libero dell’energia hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino al 30 giugno 2024: anche coloro che abbiano già stipulato un nuovo contratto nel mercato libero, sino a quella data possono recedere e di tornare al servizio di maggior tutela. Proprio per favorire in questa operazione i clienti, Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha deciso di realizzare un motore di ricerca che in pochi passaggi consente di trovare il fornitore e il link alle pagine che contengono le istruzioni per il rientro dal mercato libero al tutelato: basta inserire il nome del comune in cui si ha la fornitura dell’energia elettrica, per trovare subito l’azienda a cui richiedere il rientro. Un vero pasticcio e, nonostante ora le opposizioni sbraitino, il passaggio al mercato libero è una misura targata Pd (e altri), considerando che prima che il governo Draghi inserisse la completa liberalizzazione del mercato energetico nel Decreto Pnrr, questa era già prevista dal Decreto Bersani bis del 2007, la cui attuazione era sempre stata rinviata. Vediamo, dunque, in che modo Arera intende favorire chi voglia tornare alla maggior tutela. (Continua a leggere dopo la foto)

La procedura

Per individuare l’erogatore dell’energia elettrica nella propria area geografica, Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) mette a disposizione sul suo sito istituzionale il motore di ricerca apposito. In particolare, è la pagina Ricerca operatori – nella sezione Venditori ai clienti in maggior tutela –, quale tramite la quale è possibile effettuare una ricerca inserendo la regione, la provincia e il comune. Una volta compilata questa sezione sul sito dell’Arera, il sistema individuerà l’operatore al quale inoltrare la domanda. Per ciascuna area geografica, infatti, il servizio di maggior tutela è affidato a un operatore: non solo Enel, dunque, pur se la sua quota di mercato supera addirittura l’85%. Ad esempio, a Milano A2A è il principale operatore del servizio di maggiore tutela. Servizio Elettrico Roma è, invece, il fornitore attivo nel mercato di maggior tutela che opera principalmente nella città capitale, facendo parte del gruppo Acea. Il passaggio al mercato libero coinvolge ben 12 milioni di nuclei familiari dal mercato tutelato dell’elettricità. Per il gas, invece, è oramai tardi: il mercato tutelato del gas ha già visto la sua fine a gennaio 2024. “Considerato che, secondo le stime di Arera, nel 2024 il mercato libero costerà il 15,15% in più rispetto al Servizio di maggior tutela, pari a una stangata di 135 euro, è bene che la procedura per rientrare nella tutela sia semplificata e facilitata”, aveva dichiarato Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, il quale ha confermato che l’associazione dei consumatori continuerà a vigilare – anche – sulle  truffe telefoniche che, nella fase del passaggio, si fanno sempre più frequenti. (Continua a leggere dopo la foto)

La nota di Arera

Prima della scadenza normativa del primo luglio, è diritto dei clienti attualmente nel mercato libero chiedere di rientrare nella Maggior Tutela – scrive l’Arera nella sua nota ufficiale – L’Autorità, nel disciplinare le condizioni contrattuali ed economiche di erogazione del servizio di maggior tutela ai clienti finali, con il TIV (Testo Integrato Vendita allegato alla delibera 208/2022/R/eel) ha espressamente previsto all’articolo 8 che ciascun soggetto esercente il servizio è tenuto ad offrire ai clienti aventi diritto (cioè i clienti finali domestici, ai sensi del medesimo TIV) le condizioni di erogazione del servizio”. Oltre all’utilizzo delle pagine web dell’Autorità, è sempre possibile richiedere informazioni telefonicamente, utilizzando il numero verde gratuito dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di Arera: 800 166 654.

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