Bologna scende in piazza contro Matteo Salvini. La presenza del leader della lega, prevista per giovedì 14 novembre al PalaDozza per lanciare la campagna elettorale in vista delle prossime regionali di gennaio, si preannuncia già all’insegna della tensione, con la città pronta a contestare duramente l’ex ministro dell’Interno. Una giornata che vedrà tante diverse realtà animarsi per mostrare tutto il loro dissenso.
Si saranno le cosiddette “sardine” di piazza Maggiore, un flash mob lanciato da quattro giovani trentenni per contrastare il numero uno con ironia. Appuntamento a piazza Maggiore, dove l’invito è quello di portare con sé qualcosa che rappresenti proprio una sardina per quella che è stata scherzosamente definita “la prima rivoluzione ittica della storia”. In tanti stanno già aderendo in queste ore sui social, dicendosi pronti a partecipare.
Accanto alle sardine, si mobiliteranno anche i centri sociali cittadini (da Labas a Tpo, da Xm24 a Crash, Noi restiamo), con un corteo che da piazza San Francesco (concentramento alle 18) si avvicinerà al PalaDozza. “Se abbiamo paura di fare un favore a Salvini? La storia non si ripete. Noi siamo anche quelli che hanno messo una nave nel Mediterraneo per i migranti. Non abbiamo paura della discussione mediatica. Il nostro obiettivo è che Salvini e tutti coloro che propagandano odio abbiano paura” ha detto uno degli esponenti di Labas a La Repubblica.
“Crediamo che il 14 novembre – dice Tommaso del Tpo – la Bologna antifascista, antirazzista, ecologista e femminista debba dare una risposta. Non è accettabile che un luogo storico come il PalaDozza veda questa provocazione da parte della peggiore destra. Bisogna scendere in strada e dire che Salvini non è gradito”. In programma anche una “biciclettata” dei movimenti anarchici.
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