Jair Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile. Ha vinto con il 55,29 per cento dei voti. Fernando Haddad del Pt si ferma al 44,71 per cento. La gente esulta, grida il suo nome, sfoga una rabbia e una tensione accumulata da sei mesi. Dopo 13 anni di sinistra arriva la destra estrema. Ma chi è veramente quest’uomo che incute timore a mezzo mondo e che il suo Paese ama? Jair Messias Bolsonaro, estremista di destra, xenofobo e omofobo, è di famiglia di origini italiane, sia per parte di padre che di madre (Olinda Bonturi originaria dalla Toscana). Il nonno paterno è invece nato ad Anguillara, in provincia di Padova, e il cognome in origine era Bolzonaro, con la z.
Non ha la cittadinanza italiana ma in una intervista di qualche anno fa dichiarò di volerla chiedere, per avere un Paese straniero “dove esiliarsi in caso di necessità”. Bolsonaro è nato e cresciuto nello Stato di San Paolo, dove arrivarono i suoi antenati, ma vive a Rio de Janeiro da quando entrò nella scuola dell’esercito, a 18 anni. Nonostante le dichiarazioni di amore per la divisa e le istituzioni, Bolsonaro è stato un pessimo militare. Ribelle e indisciplinato.
La sua carriera finì praticamente a 32 anni, con il grado di capitano, dopo aver guidato una rivolta per ottenere aumenti di stipendio. Nonostante l’atteggiamento da outsider, Bolsonaro è in politica da sempre, ed è uno dei deputati brasiliani più longevi con sette legislature alle spalle. Secondo i suoi avversari anche come congressista il lavoro è stato modesto, con appena due progetti di legge approvati in 30 anni a Brasilia. Bolsonaro ha militato in vari partiti, ma il periodo più lungo l’ha passato nel Pp, Partito Progressista, ma di tendenze conservatrici.
Nel suo ufficio alla Camera ha appeso i ritratti di tutti i capi di Stato militari dell’ultima dittatura. Paladino della famiglia tradizionale brasiliana, Jair Bolsonaro è alla terza moglie. L’attuale, Michelle Reinaldo, ha ora il controllo completo dell’agenda del marito, soprattutto da quando – a causa dell’attentato subìto durante la campagna elettorale – ha passato gran parte del tempo a casa a Rio.
Anche il secondo matrimonio, con Ana Cristina Valle, è finito per incrociarsi con la politica. La donna si è presentata alla Camera in queste elezioni, usando il nome Bolsonaro, ma non è stata eletta. La Valle è arrivata a denunciare Bolsonaro per minacce e si è trasferita per un po’ all’estero per questo motivo. Grande accusatore di chi vive alle spalle della politica e dello Stato, Jair Bolsonaro ha pensato di infilare tutta la famiglia nelle istituzioni. I tre figli avuti dalla prima moglie sono campioni nelle urne. Eduardo è stato eletto deputato con un voto record nella storia brasiliana, 1,8 milioni di consensi a San Paolo.
Il maggiore, Flavio, rappresenterà al Senato lo Stato di Rio de Janeiro, dove ha anch’egli sbaragliato i rivali. Il più piccolo, Carlos, non ha partecipato a questa tornata perché è già consigliere comunale. Il 17 aprile del 2016, durante una sessione della Camera, Bolsonaro ricevette uno sputo in faccia dal collega di sinistra Jean Wyllys, noto esponente del movimento gay. Il deputato autore del gesto lo ha giustificato con l’esasperazione di venir insultato da anni con i peggiori epiteti dedicati agli omosessuali. Bolsonaro aveva anche appena elogiato un militare torturatore.
Pur vivendo da anni con il solo stipendio di deputato e avendo cresciuto cinque figli, Bolsonaro ha accumulato un discreto patrimonio. La famiglia è proprietaria di 13 immobili, tutti in quartieri cari di Rio de Janeiro. Ma può affermare, a ragione, di non aver mai avuto il minimo problema con la giustizia, aspetto che ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita impetuosa della sua popolarità.
Il 6 settembre, è stato accoltellato durante un comizio in piazza nella città di Juiz de Fora. L’aggressione non ha fermato la sua corsa, né la sua elezione alla presidenza. Ora è presidente del Brasile. Per molti è già noto come il “Donald Trump di San Paolo“.
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