Forse non tutti sanno che alcune parole usate nelle causali dei bonifici possono attirare l’attenzione del Fisco, portando a controlli più approfonditi. I bonifici bancari sono uno strumento di pagamento comune, ma ciò che scriviamo nella causale può comportare rischi significativi. Un bonifico è una transazione finanziaria che prevede il trasferimento di fondi da un ordinante a un beneficiario. Gli elementi essenziali di un bonifico includono i dati identificativi dell’operazione, i soggetti coinvolti (ordinante e beneficiario), gli IBAN, l’importo e la data della transazione. Oltre a queste informazioni, è spesso inserita una causale, ovvero la motivazione del trasferimento. Questo dettaglio rappresenta un passaggio cruciale per la trasparenza nei confronti delle autorità che effettuano i controlli. Ecco cosa bisogna tenere presente.
L’importanza della causale e le parole da evitare
Inserire una causale in un bonifico non è obbligatorio, ma è fondamentale prestare attenzione ai termini utilizzati, poiché alcune parole possono sollecitare controlli da parte delle autorità fiscali. Secondo il sito Brocardi.it, l’uso di parole “vietate” aumenta notevolmente il rischio di indagini da parte del Fisco. Tra le parole da evitare troviamo:
- Donazione o regalo: potrebbe suggerire movimenti non dichiarati.
- Prestito: può destare sospetti di transazioni non tracciate.
- Scommesse: allerta sulla natura potenzialmente illegale della transazione.
- Contanti: richiama movimenti di denaro fisico non dichiarato.
- Denaro per lavoro in nero: evoca attività non regolari.
- Pagamenti per droga o tangenti: indicano attività illecite.
È preferibile anche evitare causali poco chiare o imprecise, come “varie ed eventuali” o termini vaghi come “cose”.
Come evitare controlli indesiderati
L’Agenzia delle Entrate ha accesso completo ai dati dei conti correnti e utilizza queste informazioni per avviare accertamenti fiscali al primo segnale di allarme. Pertanto, è essenziale essere precisi e chiari quando si scrive la causale di un bonifico. In futuro, presta maggiore attenzione al linguaggio usato nelle causali per evitare di attirare l’attenzione indesiderata del Fisco.