Quali misure di sostegno sono a disposizione delle donne che affrontano una gravidanza nel 2024? Si tratta di una serie di bonus che possono portare a un contributo complessivo fino a 8.500 euro, una serie di agevolazioni utili al sostegno del reddito delle famiglie prima e dopo la nascita di un bambino o di una bambina. Ecco, allora, un elenco di tutti gli aiuti che è possibile richiedere e i requisiti per l’accesso ai cosiddetti bonus mamme.
Premio nascita assegno unico
L’Assegno unico universale è riconosciuto per il figlio minorenne già dal 7° mese di gravidanza: a seconda della data del parto, quindi, alle donne incinte possono spettare due mensilità extra. Vengono liquidate in una soluzione unica, calcolata in base all’Isee in corso di validità nel momento in cui viene presentata la domanda. Da gennaio 2024, chi ha un Isee inferiore a 17.090,61 euro ha diritto a un importo base di 199,40 euro al mese, più eventuali maggiorazioni:
- incremento del 50% per il figlio minore di 1 anno: 99,70 euro;
- maggiorazione figlio successivo al secondo: 96,90 euro;
- maggiorazione entrambi i genitori percettori di reddito: 34,10 euro;
- maggiorazione mamma under 21: 22,80 euro.
Agevolazioni fiscali per le donne in gravidanza
Esistono poi agevolazioni fiscali per le donne in gravidanza, come la possibilità di ottenere un rimborso sulle spese mediche (es. le ecografie) e sui medicinali acquistati. Anche in questo caso, si tratta di agevolazioni che rientrano nell’elenco delle spese mediche per le quali è possibile richiedere il rimborso in dichiarazione dei redditi: è possibile portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, i costi sostenuti per le spese mediche effettuate nell’anno precedente, nella misura del 19% per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Si può usufruire della detrazione solo per la parte di spesa che ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dalla donna incinta e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno.
Bonus gravidanza per donne disoccupate
Le donne prive di copertura previdenziale obbligatoria possono richiedere un bonus gravidanza al Comune di residenza: chi è disoccupata e ha un Isee inferiore a 20.221,13 euro (limite nel 2024), ha diritto a un sostegno di 404,17 euro euro per cinque mensilità, per un totale dunque di 2.020,85 euro euro erogati in un’unica soluzione. La domanda va presentata al Comune, ma solo successivamente al verificarsi dell’evento che dà luogo alla prestazione. C’è tempo 6 mesi dal parto per farlo.
Bonus latte artificiale
In caso sia impossibile allattare naturalmente il bambino o la bambina, alle famiglie spetta un assegno pari a 400 euro annui, da richiedere all’azienda sanitaria locale di riferimento sul territorio. Il bonus è accessibile solo l’impedimento all’allattamento dipenda da una delle patologie previste dal decreto e fino al sesto mese di vita.
Bonus nido
La lavoratrice che diventa mamma ha inoltre a disposizione 5 mesi di congedo di maternità (di cui si può godere anche dopo il parto) ed eventualmente di 6 mesi di congedo parentale. Nonostante questi strumenti, è possibile che debba rivolgersi a un asilo nido: in questo caso, le spetta un rimborso fino a 3.000 euro (con Isee inferiore a 25 mila euro). Il bonus, per i figli successivi al primo nati nel 2024 in un nucleo familiare in cui c’è già un figlio con meno di 10 anni, sale fino a 3.500 euro l’anno con Isee fino a 40 mila euro. Di questo incentivo possono godere anche lavoratrici autonome e mamme disoccupate.
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