“Liliana Segre a Napoli ha parlato del governo Meloni e ha detto “Sui no vax io sarei stata molto più severa, avrei continuato ad essere severa”. È lecito dire che, da chi ha vissuto sulla sua pelle l’infamia della discriminazione, mi sarei aspettata parole più concilianti?”. La giornalista e fangirl della destra, Hoara Borselli, ha trovato ancora il modo di far parlare di sè.
Non tanto per le sue discutibili e già note posizioni novax, ma per aver accostato l’esperienza di Liliana Segre, sopravvissuta miracolosamente ai campi di sterminio nazifascisti, alle presunte discriminazioni dei novax.
Immediata l’ondata di indignazione nei confronti di Borselli, ma anche le attestazioni di solidarietà.
Ringalluzzita dal ritorno mediatico, Borselli ha rincarato la dose con un secondo tweet: “Nulla di più discriminatorio che pensare che esistano persone intoccabili. Per me Liliana Segre è una gran donna, con la quale si può essere d’accordo o dissentire liberamente. Senza far sacrilegio. Solo la mediocrità può ritenere che non rispetti la sua storia”.