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Brexit, nuove regole per i cittadini Ue. Cosa dobbiamo fare se vogliono andare in Inghilterra

Con l’entrata in vigore di Brexit come verranno trattati i cittadini Ue (e quindi anche noi) che vogliono trasferirsi o semplicemente viaggiare oltremanica? Lo diciamo subito: non ci sono buone notizie. Per prima cosa, tutti i cittadini europei che dal 1 gennaio 2021 vorranno entrare anche solo da turisti nel Regno Unito dovranno compilare preventivamente un modulo simile al cosiddetto Esta per superare il confine degli Stati Uniti. Bisognerà avere l’ok di ingresso tre giorni prima dell’arrivo in qualsiasi aeroporto britannico, altrimenti si verrà rispediti a casa. Non solo: la carta d’identità utilizzata sinora per viaggiare non sarà più sufficiente a superare la frontiera britannica: sarà necessario il passaporto.

Inoltre, come scrive oggi Repubblica, gli europei con alcune condanne in passato (ancora non sono specificate di che tipo) saranno rispediti anche loro nel Paese di origine. E, affinché nessuno faccia il furbo scavallando i tre mesi di permanenza in Regno Unito permessi dal visto turistico stile “Esta”, il ministero dell’Interno britannico porrà in vigore anche un sistema di conteggio “In & Out”, ossia un calcolo di quanti europei sono entrati e quanti sono usciti dal Paese in un certo periodo di tempo. In piena campagna elettorale, i conservatori vogliono dunque rimarcare la loro propaganda anti-immigrazione e sul controllo dei confini.

Anche se, come specifica Repubblica, “queste norme si applicherebbero soltanto dal 1 gennaio 2021 e solo se si verificassero prima i seguenti casi: e cioè se Johnson vincesse le elezioni del 12 dicembre e facesse passare il suo accordo Brexit, innescando così il periodo di transizione per negoziare con l’Ue i rapporti futuri post Brexit (durante il quale varrebbero tuttavia ancora le norme Ue) che durerà fino al 31 dicembre 2020. Dunque il giorno dopo, nello scenario dei conservatori di Johnson al potere, cambierebbe tutto per i cittadini Ue”.

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Invece, qualora il 12 dicembre Johnson non dovesse vincere alle urne, la confusione tornerebbe sovrana, con un’unica certezza: i cittadini Ue residenti in Regno Unito hanno tempo fino alla fine del 2020 per registrarsi al programma Settlement Scheme e ottenere la residenza provvisoria o permanente. Intanto, la ministra dell’interno, Priti Patel commenta: “A causa delle leggi Ue, oggi droghe e armi entrano nel nostro Paese dall’Europa, aumentando violenze e dipendenze. Dopo la Brexit i nostri confini saranno molto più solidi e avremo più sicurezza”.

 

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