In un momento di totale confusione e follia per la politica italiana, arriva una di quelle notizie che davvero non ti aspetti. Ha scelto il colpo di scena, come gli capita spesso di fare. E così, ecco arrivare in politica anche Flavio Briatore. “In questo momento così critico e confuso per il Paese Italia, ormai alla deriva, mi faccio avanti con una proposta forte e concreta: Il Movimento del Fare”. Inizia così il manifesto politico, affidato a un post sul suo account Instagram, con il quale Briatore ha ufficializzato la sua “discesa” nell’arena.
“Totalmente indipendente da qualsiasi partito o corrente politica attuali, Il Movimento del Fare nasce per essere al completo servizio dei cittadini. Sarà formato da persone e personalità che metteranno la loro esperienza e le loro competenze a disposizione degli italiani: imprenditori e professionisti di successo che insieme, con le loro idee e la loro visione aiuteranno a far ripartire il Paese, creando lavoro e attirando gli investimenti”.
La sua ricetta? “Drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e turismo come eccellenza del Paese, sono le assolute priorità. Ma c’è tanto altro nel nostro programma”, si legge ancora nel post dell’imprenditore cuneese, che segue le aperture a un impegno in politica apparse questa mattina in un’intervista al Foglio.
“Io mi metto in gioco in prima persona – prosegue il post – e so di poter contare su tanti professionisti e imprenditori che condividono le mie idee e vogliono far parte del Movimento del Fare. Insieme, uniti, senza alcun interesse personale e tutti con un unico obiettivo: Salvare l’Italia, ci metteremo a disposizione e al lavoro per amore del nostro Paese. E lo faremo completamente gratis”.
In queste ore di piena crisi di governo, Briatore appoggia il centrodestra. L’imprenditore si dice pronto a un dialogo con Matteo Salvini. “Potrei dire di ‘sì’ a Salvini, a patto di essere messo nelle condizioni di poter fare le cose”, afferma Briatore. “Si deve creare economia, lavoro, e investimenti. Se fosse per me, partirebbero tutti i cantieri della Tav e dello stretto di Messina”.
Infine: “Eliminerei il reddito di cittadinanza e darei fiducia agli imprenditori. E se diamo fiducia ai capitali esteri e tagliamo un sacco di cose inutili, il turismo potrebbe diventare l’eccellenza del nostro paese. Il mio partito? Per questo si chiama Il Movimento del fare”.
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