Da “Figliuolo” a “Fagiuolo” e poi un allarme guerra civile. Flavio Briatore è intervenuto a Cartabianca, il programma di Rai3 condotto da Bianca Berlinguer, e ha commentato l’attualità italiana partendo, ovviamente, dai disordini in Piazza Monteciorio dove si sono radunati alcuni ristoratori e commercianti per protestare contro le chiusure del governo e chiedendo di riaprire. Briatore ha difeso i ristoratori di #IoApro: “A forza di cazzeggiare, rischiamo la guerra civile. La gente non ne può più”, attacca sposando la loro causa. (Continua a leggere dopo la foto)
Continua Briatore: “È un anno che non si guadagna. Commercianti e bar hanno ricevuto solo l’elemosina e sono alla rovina. In Italia abbiamo gli alberghi vuoti ma se la gente ha la possibilità di andare all’estero ci va. Noi siamo specialisti nel farci male. La scorsa estate si parlò di focolai in Costa Smeralda, ma in quel periodo la Sardegna ha avuto zero morti”. (Continua a leggere dopo la foto)
Poi, preso dalla foga, Briatore è scivolato in una gaffe che, naturalmente, è subito diventata un meme sui social. Come ha mostrato il giornalista e autore di Cartabianca Marco Fattorini su Twitter, Briatore ha chiamato “Fagiuolo” il generale Figliuolo: “È inutile che Fagiuolo dica ‘facciamo cinquecentomila vaccini’”, dice Briatore. A quel punto, però, La Berlinguer lo corregge subito. (Continua a leggere dopo la foto)
“Ma che Fagiolo! Si chiama Figliuolo”, puntualizza la conduttrice. E a quel punto Flavio Briatore prova a salvarsi in corner: “Figliuolo, scusate, è la speranza di tutti, è un generale del resto…”. Ma l’onda social ormai era già partita. Poi conclude: “Noi come clienti abbiamo negoziato male le consegne e il prezzo dei vaccini. Abbiamo mandato persone che non avevano mai negoziato. Se non hai i vaccini puoi avere Figliuolo o Fagiuolo… Puoi avere anche Gesù, ma se non hai i vaccini…”, chiosa amaro.
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