L’incredibile Brunetta spariglia. E manda in confusione destra e sinistra in un colpo solo lanciando una sua personalissima e incredibile proposta: “Un governo di centrodestra? Si può fare. Subito, già domani, perché il popolo sovrano ha sempre ragione. Basta che Renzi si decida e faccia un governo con noi, centrodestra unito — Lega, FI, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia — e le altre forze che si potrebbero aggregare”. È questa l’idea di Renato Brunetta, già ministro della Funzione pubblica e deputato forzista, illustrata in un’intervista a Repubblica. Secondo Brunetta non si tratterebbe di un ribaltone, ma di un patto “programmatico”.
Dice infatti l’ex ministro: “Basta che Renzi voti con noi sulla giustizia. Lui è contro questa oscena riforma della prescrizione”. Ecco, dunque, quello può essere “il primo fondante banco di prova. A livello programmatico con Italia Viva c’è quasi perfetta coincidenza, in economia, in politica estera e in molto altro”, seguita a dire Brunetta che spiega anche che “Renzi rappresenta, da sempre, il suo ‘centro’, vicino al centrodestra. Ricordiamo tutti il suo Partito della Nazione”. Ma le sue parole suonano ai più non come una reale proposta ma come un modo per svantaggiare Renzi, alludendo e quindi portandogli via i voti di quei moderati di sinistra che lo hanno seguito nel progetto di Italia Viva.
La strategia è semplice: Brunetta evidenzia tutte le presunte coincidenze tra Renzi e il centrodestra e così toglie voti ai moderati di sinistra che Renzi continuerebbero a votarlo, ma non di certo per un governo di centrodestra. Brunetta continua a spiegare: “Questo potrebbe dar vita ad una nuova maggioranza e a un nuovo governo. Il centrodestra ha attualmente più o meno 275/280 deputati. Ne servono altri 45. Con Italia Viva e venti grillini che sono già fuori dal Movimento, facciamo un altro governo”. Tanto che la forza di attrazione di una nuova maggioranza di tal genere e del relativo governo, a suo avviso, “sarebbe crescente, si rafforzerebbe di giorno in giorno”.
E sarebbe “in larga misura il governo legittimo”, non frutto di ribaltone, “voluto dagli elettori alle ultime elezioni politiche, con relativo programma validato dal popolo sovrano” e non certo un “contratto come quello Lega-Movimento nel Conte 1. Nessuno potrebbe eccepire” dice ancora Brunetta e per altro sarebbe un esecutivo che avrebbe un altro pregio: “Rassicurante per i mercati e per le cancellerie europee di un governo solo sovranista” con “tanto centro, non solo gli ottimi Salvini e Meloni. Un centro-centrodestra plurale, liberale, che non spaventi i ceti medi”. E con quale premier? “Può essere il bravo Giorgetti, oppure si vedrà il profilo migliore”, chiosa.
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