Non si può certo dire che Bruno Vespa sia un fan sfegatato del reddito di cittadinanza. Il giornalista e conduttore di Porta a Porta ritiene infatti che la misura bandiera del M5S sia sbagliata perché spingerebbe le persone a non cercare più lavoro. Ospite di Zona bianca su Rete 4, Vespa viene messo di fronte ad alcuni percettori di reddito, collegati in video da Palermo con la trasmissione condotta da Giuseppe Brindisi. E sono subito scintille.
A #zonabianca il confronto tra @BrunoVespa e un percettore del #redditodicittadinanza collegato da Palermo, sulla possibilità di trovare un lavoro a Palermo. pic.twitter.com/HbZxoWDaTW
— Zona Bianca (@zona_bianca) December 4, 2022
“Io so che cos’è la disoccupazione. – spiega il conduttore di Porta a porta – Mio padre rappresentante di commercio ha avuto periodi senza lavoro e se non ci fosse stato lo stipendio di mia madre, maestra, non so come sarebbe andata a finire. Mio padre però il lavoro poi andava a cercarselo. Io vorrei chiedere al signore di Palermo che cosa sa fare? A chi si è proposto? A Palermo non c’è davvero nessuno disposto ad assumerla? Perché non facciamo questa prova? Vogliamo farla insieme?”, attacca a testa bassa Bruno Vespa.
“Io ho fatto muratore, idraulico, elettricista. – replica deciso il suo interlocutore – Qua a Palermo se la mettono in regola una parte la danno al lavoratore e una parte se la tengono loro. Se non conosciamo fino in fondo le persone una per una è facile parlare. È facile parlare con le tasche piene e la pancia piena. Bisogna conoscere il Sud, l’imprenditore è tartassato di tasse ed è obbligato a prendersi una persona in nero”, si rivolge così a Bruno Vespa.
Poi interviene un altro percettore di reddito di cittadinanza e il giornalista perde nuovamente le staffe. “Mi stia bene a sentire. Io ho cominciato a lavorare a 16 anni, sedici! – sbotta Bruno Vespa – Il mio primo stipendio era di 5.000 lire, va bene? Adesso mi sta a sentire perché se lei apre bocca io me ne vado. A 18 anni, per arrotondare lo stipendio che era di 15mila lire, andavo in giro per i negozi dell’Aquila a cercarmi la pubblicità. Quindi non consento né a lei né a nessun altro di dire che io dico queste cose perché ho la pancia piena. Detto questo, lei che mestiere fa?”, domanda all’uomo che però lo gela così: “Ho sempre fatto lavori in nero per strada, il venditore ambulante. Io ho iniziato a 9 anni a lavorare per la strada, dottore”.
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