Si sono improvvisamente aggravate le condizioni di Gianluca Vialli. Solo qualche giorno fa l’ex calciatore di Sampdoria e Juve e dirigente della Nazionale italiana, al quale nel 2017 è stato diagnosticato un tumore al pancreas, aveva annunciato di essere costretto ad annullare tutti i suoi impegni a causa dei suoi problemi di salute. Oggi si trova ricoverato in una clinica di Londra, proprio quella in cui aveva già compiuto due cicli di chemioterapia e dove ora i medici stanno facendo di tutto per salvarlo.
Ma le sue condizioni purtroppo sembrano essere molto gravi, visto che anche l’anziana madre di 87 anni, Maria Teresa, è accorsa al suo capezzale partendo dalla casa di Cremona dove Gianluca Vialli è nato per raggiungere l’Inghilterra. Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza arrivati in queste ore al grande campione, amatissimo da tuti i tifosi italiani.
Qualche tempo fa anche il suo ex compagno di Nazionale, Antonio Cabrini, gli aveva scritto una lettera, pubblicata poi dalla Provincia di Cremona. “Caro Gianluca quando ho letto sul giornale che hai rinunciato al tuo ruolo di capo delegazione della Nazionale mi si è stretto il cuore. – scrive Cabrini – Conoscendo il tuo straordinario attaccamento alla Maglia Azzurra, ho capito che un simile passo da parte tua può avere un solo significato: la partita che stai giocando ti sta impegnando molto! L’avversario, quello che tu chiami ‘il compagno di viaggio indesiderato’, sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario. E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio”, conclude il campione del mondo del 1982.
“Io penso che dobbiamo approfondire alcune tematiche, ricorrono troppo spesso alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress e di, chiamiamole così, anche cure, voglio dire anche quello che è successo adesso coi vaccini, non sappiamo cosa possono determinare, servono in questo momento e vanno fatti però… – questi i dubbi avanzati invece dal presidente della Lazio Claudio Lotito durante i funerali di Sinisa Mihajlovic – Troppo spesso ricorrono questo tipo di malattie, mi risulta che anche Vialli stia male e che tutta una serie di giocatori… Chi lo imputava allo stress agonistico, chi lo imputava ai campi, certo, stiamo parlando del nulla, non c’è nessun discorso scientifico, ma ci dobbiamo porre l’interrogativo sul perché accadono queste cose in modo ricorrente. Accadono anche nella vita ordinaria, ma spesso su dei fisici possenti e forti è più difficile che possano accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso, però ci dobbiamo porre degli interrogativi a 360° per approfondire alcuni tipi di malattie che cominciano a essere numerose nel nostro mondo”.
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