La coraggiosa scelta di Chiara Appendino scatena una violenta polemica social. La sindaca di Torino del M5S, nella giornata di domenica 12 settembre, pubblica un post sulla sua pagina Facebook. Appendino, incinta all’ottavo mese di gravidanza, posta l’immagine di una ecografia tridimensionale che ritrae il viso del bimbo che porta in grembo. Ma è il commento che la pentastellata allega alla foto che non va giù agli hater. Anche se gli utenti che si schierano dalla sua parte sono la maggioranza.
“Lui è Andrea. – scrive Chiara Appendino – E, quando nascerà, avrà già gli anticorpi per il Covid-19. Li avrà perché al sesto mese di gravidanza ho scelto di vaccinarmi”. La sindaca del capoluogo sabaudo conferma dunque di essersi vaccinata contro il Covid-19 circa due mesi fa. Una notizia che, da una parte, dà forza e coraggio a tutte quelle donne che sono indecise se intraprendere una scelta simile. Dall’altra, però, scatena la violenza social dei soliti ‘leoni da tastiera’.
“Naturalmente la sindaca Appendino, essendo un’affermata virologa, è una voce attendibilissima in merito”, ironizza ad esempio qualcuno. “Da sindaca a virologa è un attimo”, aggiunge un altro. E c’è anche chi puntualizza che “durante le gravidanze i medici consigliano persino la tintura per i capelli mentre, ora consigliano di inoculare alle donne in gravidanza questi vaccini sperimentali”.
Pesanti critiche alle quali replica la stessa Appendino. “Quel post l’ho fatto con convinzione. – dichiara il giorno successivo a margine dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico a Torino – E, a chi critica, rispondo che bisogna informarsi non leggendo da una parte e dall’altra, ma in base alle evidenze scientifiche che ci sono”. Inoltre, prosegue, “la mia testimonianza voleva essere un modo per spronare un pochino”. Appendino ricorda di aver “già fatto questo appello quando mi sono vaccinata, consapevole che avrebbe generato una serie di critiche. Ma penso che oggi dobbiamo affidarci alla scienza, e ho voluto usare un’immagine forte per dire alle donne come me in gravidanza, di consultare il proprio ginecologo e il proprio medico e, se ci sono le condizioni, di vaccinarsi”.
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