Stefano Bonaccini al centro di una bufera social per aver postato un tweet sulla guerra in Ucraina. Il presidente della Regione Emilia-Romagna in quota Pd si limita a cinguettare poche parole che però provocano migliaia di reazioni indignate, minacciose e a volte anche violente. L’unica colpa di Bonaccini è quella di aver scritto che “c’è ancora chi nega l’Olocausto”, facendo riferimento ai molti negazionisti che anche in Italia non vogliono ammettere l’esistenza di stragi come ad esempio quella di Bucha, in Ucraina.
“Peraltro c’è ancora chi nega l’Olocausto”, scrive dunque polemicamente su Twitter Stefano Bonaccini nella mattinata del 5 aprile. Il riferimento diretto all’Ucraina, o alla strage di Bucha in modo particolare, non c’è. Ma tutti interpretano in questo senso il suo messaggio. “C’è pure tra di voi chi nega questo pensa un po’”, commenta subito qualcuno postando una foto che ritrae alcuni militanti del battaglione Azov mentre mostrano orgogliosamente simboli nazisti.
“C’è anche chi nega che ci abbiano costretti a fare un vaccino che non immunizza e provoca affetti avversi anche sul sistema immunitario, mentre lo confermano riviste autorevoli come Nature. Mi auguro paghiate per questo abominio”, lo attacca un altro facendo un paragone sulle presunte fake news raccontate dal governo sia sulla pandemia di Covid che sulla guerra in Ucraina.
“Bonaccini ci ricorda l’esistenza de neonazisti che negano l’olocausto. Sono tutti dei kantiani convinti”, polemizza un’altra utente. “Stai dalla parte dei nazisti e parli di olocausto? E non ti vergogni per niente?”, questa la grave accusa lanciata da una hater del governatore Dem. “Sa quante cose sono state negate da lei e dalla gang criminale della politica? – lo avverte un altro – Se dovessi fare un elenco le dovrei spedire una decina di faldoni pieni di menzogne e negazioni. Stia comunque sereno che tra poco le cose cambieranno. E non ci sarà nessuno a negare per lei”.
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