Massimo Cacciari protagonista della puntata di Otto e mezzo del 9 novembre. Il filosofo è ospite in collegamento con lo studio di Lilli Gruber per discutere di vaccini e green pass. Sono note le sue posizioni contro il certificato verde e scettiche rispetto ad alcuni aspetti della vaccinazione. Ma le sue teorie ‘scomode’ suscitano la reazione piccata prima della conduttrice e poi del giornalista Luca Telese, presente in studio. Quest’ultimo bacchetta duramente Cacciari che se la prende e minaccia di andarsene
“In Germania hanno avuto 26mila casi in 24 ore e si sono preoccupati. – Telese attacca Cacciari – Oggi tra le notizie dei giornali che stiamo leggendo c’è quella su Trieste, mai così tanti contagi dall’inizio della pandemia e gli ospedali sono in emergenza. A Trento, un paziente non vaccinato ha contagiato sei persone in un ospedale. Quindi io capisco tutto. La stima per il professor Cacciari è invariata. Ma perché si è infilato in questa difesa di tutti i pazzi che parlano ovunque?”.
“Abbiamo avuto un portuale che ha raccontato di essere stato contagiato da un idrante. – prosegue Telese nella sua invettiva – Abbiamo avuto il dottor Puzzer che ha messo la sedia che aspettava il papa a piazza del Popolo. Abbiamo il professor Mariano Amici che fa i test addirittura ai kiwi. Cioè è pieno di matti. E mi dispiace che il professor Cacciari offra la sua copertura intellettuale a uno stuolo di matti che non si vuole vaccinare. Abbiamo il dato che chi si è vaccinato ha meno possibilità di contagiarsi. Ora, lei può dire tutto, ma il vaccino protegge. Quindi le sue parole indirettamente combattono il vaccino”.
“Ma roba da matti. Non parlo più”, ripete tre volte Cacciari alzando un braccio in segno di fastidio. “Saluti, ho finito”, si lamenta. Ma Lilli Gruber prova a domandargli se non abbia la “preoccupazione di dare indirettamente una copertura a chi invece propaga delle notizie false e per niente scientifiche”. “Me ne vado. Io faccio il mio mestiere – sbotta allora definitivamente il filosofo – Che è quello di uno che pensa criticamente. Che non va con la corrente, con i luoghi comuni e con il mainstream. Io faccio il mio pensiero. So benissimo che il vaccino serve. Ma ci sono tutti gli interrogativi e i dubbi che sono posti da me, come da molti altri scienziati tacitati. Dopodiché non discuto più sull’argomento”, conclude Cacciari che però non abbandona Otto e mezzo.
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