Con l’aumento dei casi di Covid anche nel nostro Paese, infuria il dibattito tra i sostenitori di misure più restrittive per abbattere il contagio e chi, al contrario, considera già al limite della costituzionalità l’utilizzo del green pass. È il caso di alcuni governatori regionali come quello della Liguria, Giovanni Toti, e il collega leghista del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Entrambi si dicono favorevoli ad un lockdown solo per non vaccinati, simile a quello adottato in Austria. Una soluzione respinta al mittente da Massimo Cacciari. Il filosofo prevede che “il contagio continuerà” anche con regole più ferree.
“Poco fa ero al telefono con Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni. – dichiara il governatore ligure Toti – Chiederemo al governo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino, non per le persone che lo hanno correttamente fatto”. Proposta a cui replica indirettamente Cacciari. “Ci sono già le restrizioni per quelli che non sono stati vaccinati, che novità è?”, dichiara all’Adnkronos.
Il filosofo ragiona anche sul virus del Covid che, a suo dire, “muta e il vaccino non serve per eliminarlo e quindi il contagio continuerà”. Secondo Cacciari, infatti, “quando c’è l’inverno ed è più freddo riprenderà con più lena che durante l’estate. Ogni sei, sette, otto mesi, oppure ogni anno ci vaccineremo tutti per avere il green pass e il governo sarà soddisfatto. È molto semplice”, aggiunge con tono polemico.
Considerato che “la vaccinazione presenta questi limiti, bisognerebbe vedere forse altri strumenti con i quali affrontare questa grave influenza. – prosegue Cacciari – Sapendo in coscienza che questo vaccino non elimina né il contagio né il contagiare e questo vale in tutto il mondo. In Inghilterra mi pare che vivano tranquillamente anche in questa situazione. I medici staranno più attenti, staremo attenti tutti. E poi se vogliono chiudere di nuovo si accomodino”, conclude.
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