Ancora l’estrema destra a infiltrarsi nelle curve delle grandi società calcistiche italiane. Fino ad arrivare alla più titolata, la Juventus, vincitrice degli ultimi otto scudetti. Nella curve bianconera ecco spuntare un gruppo di nome “Nemici del calcio moderno”, il simbolo un pallone e l’alloro con cui durante il fascismo si ornava il fascio littorio in caso di trionfi.
Nati da poco, sono neofascisti e nazionalisti, con base nel bresciano, a Palazzolo sull’Oglio. Pochi giorni fa i “Nemici del calcio moderno” si sono radunati nella sede locale dell’Associazione nazionale Alpini e hanno postato una fotografia di gruppo: saluti romani, braccia tese tatuate. E uno striscione tricolore con la scritta “Per l’onore d’Italia” (il carattere delle lettere è quello tipico dell’ultradestra). Nell’immagine, seduti a terra, anche delle ragazze e dei bambini.
A raccontare chi sono è Paolo Berizzi sulle pagine di Repubblica: “”
Essere nemici del calcio moderno, per i gruppi neofascisti da stadio, non significa soltanto avere in antipatia le tv a pagamento, la Var, le tecnologie. Vuol dire essere nemici della globalizzazione. Che nel mondo del pallone è uno dei motori dell’invasione di giocatori stranieri, i calciatori che riempiono le squadre riducendo così la quota di italiani e i vivai nostrani. Tra gli ultrà ci sono dei simpatizzati di Forza Nuova e dell’emanazione locale di destra radicale Brescia ai bresciani”.
A farli conoscere sono stati i Viking, uno dei gruppi che comandano la curva Scirea, che hanno sponsorizzato la neonata formazione sui social. Nelle foto postate sui sociale è facilmente riconoscibile il luogo dove si sono radunati qualche giorno fa: si tratta della sede dell’Associazione nazionale alpini di San Pancrazio, una frazione di Palazzolo sull’Oglio. Qui si sono riuniti per un aperitivo, tra saluti fascisti e simboli che richiamano il regime di Mussolini.
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