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Calderoli contro i No-vax: “Folle il corteo nella mia Bergamo che ha visto tanti lutti”

Roberto Calderoli, senatore della Lega e uomo di punta del Carroccio, si schiera apertamente ancora una volta contro i No-Vax e contro i loro pericolosissimi cortei. “Cosa abbia significato per Bergamo il Covid lo constato ogni volta che vado ad un gazebo. C’è sempre qualcuno che mi ricorda una persona scomparsa. E sono tutti anziani, i leghisti della prima ora. Lutti gravissimi per noi. Cosa ho pensato quando ha visto il corteo di No vax proprio nella mia Bergamo? Da un lato, va sempre garantita la libertà di protestare contro decisioni politiche o di governo che non si condividono. Ma dall’altro, bisogna rispettare le regole”. (Continua a leggere dopo la foto)

Aggiunge Calderoli in un’intervista al Corriere: “Le manifestazioni vanno segnalate alle autorità ma soprattutto va garantito che non possano diventare un mezzo di diffusione del virus. Quell’assembramento, con le persone le une addosso alle altre senza mascherina, è stato pericoloso per la salute, a partire da quella dei manifestanti. I No-vax? Credo che sbaglino nella maniera più totale. Lo dico da medico e da cittadino. Io appena ho potuto mi sono vaccinato. E ringrazio Dio di aver già fatto la prima e la seconda dose. Chi non si vaccina commette un grosso errore”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Non farlo è pericoloso per loro e, purtroppo, anche per gli altri. Il principio della libertà di cura è garantito dalla Costituzione. Ma qui si tratta di tutelare la salute. Bisogna pensarci bene. Obbligatori i vaccini? Per alcune figure sì. Penso a medici e infermieri. Per me il certificato è una soluzione giusta in un momento sbagliato. Voglio dire che per imporre il certificato bisogna essere in condizioni di garantire il vaccino a tutti. Solo così si toglie anche l’eventuale alibi a chi lo rifiuta. E invece, ci sono già Regioni che non riescono a garantire le iniezioni e così la mancanza di green pass non si può addebitare al cittadino che non ne ha colpa”. (Continua a leggere dopo la foto)

Spiega ancora Calderoli: “Io mi sono vaccinato già ad aprile. Ci sono arrivato prima perché, per i miei guai di salute, sono un soggetto a rischio. Ma mio figlio, per esempio, sta cercando di vaccinarsi da un mese e non c’è riuscito. Adesso, però, si è vaccinato anche Matteo Salvini. Mi ha fatto piacere. Ha dato una risposta a chi lo accusava di ambiguità. Ha spiegato le ragioni del rinvio, considero la sua vaccinazione un messaggio importante e una pietra tombale su tante polemiche strumentali”.

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