Una sola cosa è certa: il centrodestra e il centrosinistra, così come li abbiamo conosciuti finora, non esisteranno più. Per uno strano gioco della fisica politica, mentre gli estremismi, soprattutto a destra, continuano a espandersi nel consenso e nello scacchiere (Salvini in testa a tutti), in tanti iniziano a convergere verso il centro. Lì, infatti, c’è uno spazio molto ampio da occupare. Non è un caso che nelle ultime settimane, sempre più esponenti politici di rilievo parlino dell’esigenza di creare un nuovo campo di centro.
Da una parte Calenda, che pensa a un soggetto centrista in appoggio al PD di Zingaretti, dall’altra Mara Carfagna, che vuole rilanciare un centrodestra diverso da quello a trazione leghista. E ciò che appare sorprendente, è che nelle ultime ore proprio loro due, Calenda e Carfagna, sembrano così vicini in quella zona del centro da arrivare addirittura a toccarsi…
Il retroscena lo rivela anche Repubblica. C’è uno strano lavorio intorno al centro. Pier Ferdinando Casini, ad esempio, ha lanciato l’idea di un partito con Renzi e Calenda la cui front woman dovrebbe essere a sorpresa proprio Mara Carfagna. Sì, perché è lei la principale avversaria della Lega dentro Forza Italia. E se i volti di questa avventura sono forse consumati, non lo è la Carfagna. E lo spazio politico esiste. Ecco il punto.
Ma Zingaretti sta facendo di tutto per evitare in ogni modo di offrire una sponda ai renziani desiderosi di andarsene dal Pd, insofferenti per la linea adottata in questo nuovo corso. Nel centrodestra, invece, Berlusconi appare in confusione totale, stanco. Anche Toti sta lasciando Forza Italia. E anche lui sta creando un nuovo soggetto politico. Il governatore della Liguria avanza verso il centro, ma con il chiaro intento di prendere voti moderati da portare al mulino di Salvini. Cosa che da destra la Carfagna non vuol fare.
Il nuovo “campo” di centro, dunque, sarà un vero e proprio campo di battaglia, in cui si intrecceranno volti, nomi e correnti che potrebbero cambiare completamente la scacchiera politica. Se dovesse andare in porto la “strana idea” di un’accoppiata Calenda-Carfagna, ci sono buone possibilità che la vittoria già annunciata di Salvini subisca una battuta d’arresto. In tutto questo, però, ballano anche i Cinque Stelle alla deriva…
Zingaretti sembra intenzionato a portare avanti la trattativa con il Movimento per creare un’alternativa allo strapotere della destra di Salvini. Certo è che se Pd e Cinque Stelle dovessero allearsi, sarà più che mai evidente che i centristi del Pd lasceranno la casa madre. Del resto anche Renzi è da tempo che lo ribadisce: “Con loro, mai”. Nascerà dunque un centro nuovo e libero. E l’idea non è poi così male. Sono in tanti a sostenere che vada come vada, in Italia, le elezioni si vincono lì.
Ti potrebbe interessare anche: Cornuto e mazziato: il piano di Salvini e Toti per prosciugare Berlusconi