Carlo Calenda, leader dl Azione, torna sulla vicenda Renzi-Arabia Saudita. Un affare che si fa sempre più complicato e che mette sulla graticola – di nuovo – il leader di Italia Viva. Se ne era discusso già nelle ore calde del suo intervento a Riad nel bel mezzo delle consultazioni, e se ne torna a parlare in questi giorni dopo che il nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, indica proprio nel principe erede dell’Arabia Saudita il mandante del rapimento e dell’omicidio del giornalista dissidente Khashoggi. Dice Calenda al Corriere: “Invece di continuare questa discussione all’infinito, sarebbe meglio varare una norma che vieti ad un rappresentante in carica di percepire soldi direttamente o indirettamente da un governo straniero”. (Continua a leggere dopo la foto)
Come è ormai noto, a fine gennaio il leader di Italia viva partecipa alla “Davos nel deserto” a Riad. Di più: è membro del board del Future Investment initiative voluta da Mohammed bin Salman, da cui riceverebbe un compenso annuo di 80mila euro. Renzi continua a difendersi e a ripetere: “Giusto parlare con i sauditi”, che definisce “un baluardo contro il terrorismo islamico, uno dei principali alleati dell’Occidente da decenni”. Però ci si interroga se sia opportuno svolgere una prestazione per un dittatore. Calenda è diretto: “Metà del mondo non è democratico e bisogna averci a che fare, ma attraverso le relazioni diplomatiche, non intascando soldi personalmente mentre si è pagati dai cittadini italiani. Questo è il punto”. (Continua a leggere dopo la foto)
A suo avviso dovrebbe dimettersi? Dice Calenda: “Non è obbligato a farlo, per il semplice motivo che ha fatto una cosa eticamente sbagliata ma lecita. Occorre scrivere una norma che vieti a un eletto di percepire emolumenti direttamente o indirettamente da governi stranieri, ovvero da società o enti posseduti da governi stranieri. Si tratta di un principio di civiltà talmente evidente…”. (Continua a leggere dopo la foto)
A proposito di Renzi, nei giorni scorsi si è parlato di contatti fra Calenda e il leader di Iv per la nascita di un nuovo contenitore. “Noi stiamo costruendo un’alleanza con +Europa e con una serie di associazioni e personalità del mondo liberale. Con Renzi non ci parliamo da tempo”.
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