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California: poche startup al servizio delle infrastrutture

La California diventa sempre più innovativa. Tutto il mondo la guarda come un faro che getta luce sulla tecnologia del futuro.

Lo stato americano fa parlare di sé anche in quanto rappresenta la patria delle startup, dei razzi su Marte e della auto che si guidano da sole.

Ma il progresso del settore interno delle infrastrutture, rispetto agli altri, è rimasto indietro. Perché? E come possono intervenire le startup?

Il treno ad alta velocità, presentato come un mezzo di trasporto eccezionale, capace di unire la California Meridionale a quella Settentrionale, non è ancora pronto e la data di inaugurazione continua a spostarsi. Adesso si annuncia il primo viaggio entro il 2025, spostato avanti di tre anni rispetto alla data rilasciata qualche tempo fa. Inoltre esistono veri e propri problemi inerenti il settore dei finanziamenti.

Il Los Angeles Times ha riferito che il costo del progetto ferroviario più ambizioso di sempre è aumentato di circa 2,8 miliardi di dollari. Il budget della tratta centrale, quella più difficoltosa, è arrivato complessivamente a 10, 6 miliardi, superando la cifra prevista inizialmente di 6 miliardi. In totale il progetto ha raggiunto la cifra record di 64 miliardi di dollari per l’intera tratta.

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Questo budget supera del 20% tutti i finanziamenti di venture capital stanziati negli Stati Uniti per tutto l’anno 2016, ovvero 52,4 miliardi di dollari.

Secondo un’indagine effettuata da Techcrunc, il settore dei trasporti e delle infrastrutture è costoso in tutto lo stato, a prescindere da cosa interessa.  La ferrovia veloce non è infatti l’unico progetto oneroso. La parte orientale del Bay Bridge è costata circa 6,4 miliardi. Un altro progetto, il California WaterFix, che prevede la costruzione di gallerie per far scorrere più acqua nella Valle Centrale e nella California Meridionale, potrebbe raggiungere la cifra di 26 miliardi di dollari. Ma stando ad un raffronto con altre ingerenze strutturali del paese, la California non è l’unico stato a presentare progetti simili e cifre astronomiche.

L’esempio riportato dall’indagine di TechCrunch riguarda New York e il costo dell’estensione della Long Island Rail Road fino al Grand Central Terminal. Il costo? 3,5 miliardi per miglio, il più costoso al mondo.

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Così l’attenzione si sposta sull’inefficienza generale delle infrastrutture in tutti gli Stati Uniti. Questo preoccupa soprattutto perché è previsto un aumento della popolazione americana di 400 milioni di persone entro il 2051. Le infrastrutture dovranno quindi essere in grado di accogliere una crescita tanto importante.

Purtroppo continua a registrarsi un aumento di costi che riguarda edilizia, costruzione, assistenza sanitaria, alloggi e appunto le infrastrutture.

Tornando così alla California, collegare il mondo delle startup che provano ad offrire soluzioni sempre più adeguate, e il mondo delle infrastrutture, sempre più costoso è problematico, risulta un affare davvero difficoltoso. Numerose startup hanno preferito altri settori, poche in realtà hanno provato a gettarsi nel campo dei trasporti. Eppure c’è bisogno di ingegno e lungimiranza per riuscire a far funzionare un area che ha estremamente bisogno di loro.

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