Sono passati quasi tre anni da quei giorni drammatici, nel frattempo la pandemia è finita. C’era ancora, però, un enorme punto interrogativo a cui rispondere, prima di tutto per una famiglia devastata che ha perso una bellissima ragazza di 18 anni.
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Ora quella risposta, che spettava alla Procura di Genova, è arrivata: nel fascicolo sulla morte di Camilla Canepa, la studentessa di Sestri Levante deceduta il 10 giugno 2021 all’ospedale San Martino di Genova dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro il Covid, sono stati iscritti cinque dipendenti del pronto soccorso di Lavagna.
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“Camilla non aveva patologie pregresse”
La procura ha inviato nei giorni scorsi l’avviso di conclusione indagine. I medici potranno chiedere, entro 20 giorni, di farsi interrogare. Dall’autopsia era emerso che Camilla “non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco”. E che la morte per trombosi era “ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid”.