La campagna elettorale che culminerà con le elezioni politiche del 25 settembre è cominciata solo da pochi giorni, ma già è entrata nel vivo. Il primo nodo da risolvere per tutte le forze politiche è però quello delle alleanze. Il centrodestra inizialmente pareva aver ritrovato la vecchia unità. Ma nelle ultime ore si moltiplicano le voci sui litigi interni alla coalizione tra Giorgia Meloni da una parte e Silvio Berlusconi insieme a Matteo Salvini dall’altra. Ma anche il centrosinistra non se la passa bene, con il Pd che non sa se guardare al centro o a sinistra. E allora, secondo un retroscena del Corriere della Sera, i due potrebbero decidere di rompere con tutti per correre da soli e giocarsela in un testa a testa.
“Calenda è al bivio. – questo il retroscena di Francesco Verderami sul Corriere – Ha un vantaggio di posizione nello scacchiere politico, ma deve stare attento alla mossa del cavallo. È l’ipotesi che ieri circolava a Montecitorio e secondo la quale, con un gioco di sponda, Meloni e Letta potrebbero rompere con i rispettivi alleati e giocarsi la sfida uno contro uno. Non sarebbe una mossa di scuola, ma in questa legislatura il manuale della politica non è stato quasi mai seguito”.
Insomma, secondo il giornalista, il segretario del Pd potrebbe stupire tutti. Assodato il fatto che i Dem non si alleeranno con il M5S di Giuseppe Conte, che correrà davvero da solo, sembrava scontato che Letta si rivolgesse al centro draghiano che sta nascendo intorno alla figura del leader di Azione Carlo Calenda. Ma anche questa granitica certezza si sta sgretolando molto rapidamente, visti i paletti reciproci che i due leader politici stanno piantando.
Guardando a destra, invece, i giochi sembravano fatti per Giorgia Meloni. Il suo partito, Fratelli d’Italia, vola in testa in tutti i sondaggi. Pe questo la Meloni pretende per lei la presidenza del Consiglio in caso di successo elettorale. Uno schema che però sia Berlusconi che Salvini tentano di rompere, puntando sul fatto che un premier troppo estremista come la Meloni verrebbe subito bocciato a livello internazionale. E allora perché non correre da soli? Si sta domandando Giorgia.
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