La zona dei Campi Flegrei è stata colpita da circa 150 scosse di terremoto in poche ore, con una di magnitudo 4,4, la più forte degli ultimi 40 anni. La paura si è diffusa anche a Napoli, dove i residenti hanno avvertito le scosse dal centro al Vomero e Chiaia. A Pozzuoli e Bagnoli sono state montate tendopoli dalla Protezione Civile per ospitare coloro che hanno deciso di non fare ritorno nelle proprie abitazioni. Molti cittadini hanno passato la notte in auto, e le scuole sono state chiuse a Bacoli, Pozzuoli e in due municipalità di Napoli.
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La serie di scosse
La terra ha cominciato a tremare a partire dalle 19:51, continuando per tutta la sera e nella notte. La scossa più forte, di magnitudo 4,4, si è verificata alle 20:10, seguita da altre due scosse di magnitudo 3,9 e 3,1. Una quinta scossa di magnitudo 3,6 è stata registrata alle 23:00. Durante la notte sono state registrate altre due scosse, di magnitudo 2,0 e 2,8. L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha localizzato questi eventi a una profondità di circa 3 chilometri.
Aree di accoglienza e interventi delle autorità
Lo stato di tensione ha spinto molte persone a rimanere in strada o a trascorrere la notte in auto. Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha annunciato l’allestimento di quattro aree di accoglienza per i cittadini, con generi di primo conforto e assistenza psicologica. Le aree designate sono il Palatrincone, il parcheggio C9 in via Vecchia delle Vigne, la Piazza a Mare e il Largo Palazzine. Manzoni ha esortato la popolazione a restare unita per affrontare la situazione.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha visitato Pozzuoli per rassicurare i cittadini, affermando che tutte le misure necessarie sono in atto e invitando a non avere paura. Le scosse sono state avvertite anche nei comuni dell’hinterland come Quarto, Casavatore e Giugliano in Campania, con segnalazioni provenienti anche da Afragola.
Danni e interventi dei Vigili del Fuoco
Le forti vibrazioni hanno causato la caduta di oggetti in alcuni appartamenti e locali, e ci sono state segnalazioni di crepe e caduta di cornicioni. Le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro sul territorio, ma non ci sono stati feriti.
Le dichiarazioni degli esperti
Gli esperti dell’Ingv hanno rassicurato che non si registrano aumenti significativi nella velocità di sollevamento del suolo o variazioni nelle deformazioni locali. Tuttavia, hanno sottolineato che la sismicità non è prevedibile e non può essere escluso il verificarsi di altri eventi sismici. Durante la crisi bradisismica del 1982-84, il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese con oltre 1300 eventi sismici mensili. Attualmente, sono stati registrati circa 450 eventi sismici nell’ultimo mese. Lo ha spiegato nei giorni scorsi anche il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito il quale, rispondendo alle domande dei cronisti alla fine di un incontro pubblico a Bagnoli, ha spiegato che scosse forti sarebbero arrivate quasi inevitabilmente. «Non escludiamo altri eventi anche più forti rispetto a quelli del passato», ha ripetuto una settimana fa Di Vito.
Il direttore aveva anche spiegato, ricorda il Corriere della Sera, che si tratta di magnitudo paragonabili a quelle che si sono osservate nel 1982. Per quanto riguarda il sollevamento del suolo, De Vito ha riferito che «è sui 20 mm al mese, si è raddoppiato rispetto ai 10mm di inizio anno. Siamo poco più su del livello dei 15 mm dello scorso anno. Il fenomeno sta incrementando, i terremoti continueranno, è prevedibile che avvengano». Rispetto alle azioni necessarie, De Vito ha ribadito che «ci si prepara seguendo le misure di sicurezza, lavorando insieme agli altri, come la Protezione civile, sulla prevenzione che è l’elemento fondamentale insieme alla corretta informazione. Ci sono decine di persone che lavorano sul monitoraggio e sulla sicurezza del territorio».
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