La riforma della Rai varata dal governo del premier Matteo Renzi ha introdotto non poche novità a livello di amministrazione. Anche se i cittadini italiani ne avvertiranno principalmente una: l’abbassamento del canone Rai (che scende dai precedenti 113 ai prossimi 100 euro) e la modalità rateale in bolletta che varrà come unico metodo di rimborso (e che si sostituisce al pagamento unico tramite bollettino postale).
Per quanto su questo fronte siano già stati sciolti molti dubbi, rimane ancora in piedi un quesito a cui occorre dare risposta: per la seconda casa il canone Rai va pagato oppure no? Come chiarito dallo stesso sito della Rai, il pagamento del canone televisivo sarà considerato obbligatorio solo per la prima casa, rasserenando di fatto gli animi di chi pensava invece all’ipotesi della doppia tassazione.
Tuttavia questo scenario lo si applicherà solo nell’ipotesi in cui l’immobile dovesse rimanere sfitto, poiché nel caso di un immobile concesso in locazione a pagare il canone Rai sarà l’inquilino a pagare. E l’onere peserà sull’inquilino anche in caso in cui l’utenza dell’energia elettrica dovesse risultare intestata al proprietario dell’abitazione.
C’è però un ultimo punto da chiarire: cosa accade se in una coppia ci dovessero essere due contratti della luce, ciascuno dei quali intestato ad un coniuge diverso? In questo caso bisognerebbe procedere con l’invio di una autocertificazione servendosi di un modulo che è possibile reperire direttamente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. L’autocertificazione può essere spedita sia mediante raccomandata a/r (entro il 30 aprile), sia in modalità telematica (con scadenza entro il 10 maggio).