Un Beppe Grillo più arrabbiato che mai, quello che ha lasciato in anticipo Roma, dove si sarebbe dovuto trattenere più a lungo. Invece, il garante del M5S è salito a bordo della sua auto ed è schizzato via, dopo che Giuseppe Conte aveva lasciato trapelare la volontà di rompere definitivamente con il leader pentastellato e dar vita a un proprio partito. “La situazione è irrecuperabile” è quanto lasciato trapelare in queste ore dall’ex premier, ormai deciso a fare un passo indietro.
Stando a quanto riportato dall’Huffington Post, Grillo avrebbe reagito chiudendo a sua volta la porta in faccia a Conte: “D’ora in poi i contatti con lui saranno soltanto telefonici o via mail”. I margini per tentare di ricucire lo strappo si sono fatti, col passare delle ore, sempre più sottili. Con il mondo pentastellato che, spaesato, continua comunque a tifare per un compromesso, in una matassa di cavilli difficile da sbrogliare.
La retromarcia di Conte si è andata facendo sempre più definitiva dopo le parole di Grillo all’incontro con i parlamentari Cinque Stelle. Tanto per citare alcuni dei passaggi trapelati: “Conte ha scritto uno Statuto in avvocatese, io sono il Garante, non sono un coglione. Ha bisogno di me”. Con Grillo che aveva poi, però, aperto su una possibile deroga al limite dei due mandati, altro argomento spinosissimo, sostenendo che a decidere sarebbero stati “gli iscritti”.
Che ci sia grande tensione nel Movimento lo hanno confermato anche le mosse dei big del partito, tesi come corde di violino. Un webinar in programma in Senato sulla sostenibilità e inclusione, al quale avrebbero dovuto partecipare Conte, Di Maio e Castelli, è stato annullato. Lo stesso Conte ha poi disdetto anche un’intervista in programma a Sky. A parlare è stato invece Davide Casaleggio, in polemica per mesi con l’ex premier: “Grillo ha paura che Conte voglia trasformare M5s nella vecchia Dc. E farà di tutto affinché ciò non avvenga”.
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