L’annuncio del ritiro di Silvio Berlusconi dalla corsa per il Quirinale ha gettato nel panico gli esponenti di Forza Italia. Fino a poche ore fa, infatti, sembrava che il leader azzurro fosse destinato ad essere protagonista in prima persona dell’elezione del nuovo capo dello Stato. Poi, le brutte notizie sui numeri mancanti dei grandi elettori, unite al suo ricovero all’ospedale San Raffaele di Milano per controlli, hanno fatto precipitare la situazione. E ora, come rivela Repubblica, i forzisti sono spaccati al loro interno sul nome da avanzare per il Quirinale, visto anche il no di Silvio a Mario Draghi.
“Il presidente Silvio Berlusconi si trova da questa mattina all’ospedale San Raffaele e si sta sottoponendo ai controlli clinici periodici, programmati da tempo inseriti in un protocollo standard. – scrive il dottor Alberto Zangrillo in una nota – Proprio per la contemporaneità tra la scadenza dei controlli e il delicato momento politico, il presidente Berlusconi ha deciso di recarsi al San Raffaele solo dopo aver comunicato le sue intenzioni rispetto alla candidatura per la presidenza della Repubblica”, conclude.
Secondo alcune fonti, sarebbero proprio le sue delicate condizioni di salute ad aver indotto Berlusconi a fare un passo indietro rispetto al Quirinale. Fatto sta che il ritiro della sua candidatura fa preoccupare i suoi fedelissimi. Si vocifera infatti di uno scontro interno a Forza Italia tra l’ala draghiana, rappresentata dai ministri al governo, e quella rappresentata dal coordinatore Antonio Tajani.
Le cronache raccontano che, fino all’ultimo momento, Berlusconi abbia tentato in tutti i modi di rimanere in campo. “Posso certificare che ho i numeri per un’elezione al quarto scrutinio”, avrebbe anche dichiarato. Ma questo passo indietro potrebbe segnare invece la fine della sua lunga carriera politica. “Hanno spinto avanti Berlusconi, incoraggiandolo fino all’ultimo e nei fatti provocando un addio che, anche nelle modalità, non si meritava”. Così si lamenta una voce forzista rimasta anonima.
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