Momenti di paura, attimi durati un’eternità. Una storia che per fortuna si è risolta per il meglio, quella andata in scena a Roma, dove una neonata ha rischiato di morire soffocata, salvata dall’intervento di un uomo che il destino ha voluto mettere lungo la sua strada. Mentre la bimba era sul passeggino spinto dai genitori, la mamma e il papà si sono infatti improvvisamente accorti che la figlia non respirava più, era diventata cianotica a causa, secondo le prime ricostruzioni, di un rigurgito.
I due si sono fatti prendere dal panico e hanno iniziato a urlare, richiamando le attenzioni dei passanti. Tra questi, un carabiniere fuori servizio che è subito intervenuto per aiutarli. Il militare dell’Arma, di stanza presso la Compagnia Trionfale, una volta compreso ciò che stava accadendo ha chiesto il permesso al padre della bimba e l’ha sollevata dal passeggino, praticandole la manovra di Heimlich per neonati. Grazie alla procedura di primo soccorso, che sui bimbi piccoli è molto delicata per via della loro particolare conformazione fisica, è riuscito a liberare le vie aeree della piccola.
In via Simone de Saint Bon, strada nel centro della capitale non distante dai Musei Vaticani, sono poi arrivati i soccorritori del 118: il personale paramedico ha preso in carico la neonata e l’ha trasportata all’ospedale Bambin Gesù, dove la piccola ha trascorso la notte in osservazione. Le condizioni si sono però rivelate buone, senza destare più preoccupazione. L’uomo della provvidenza, il vicebrigadiere Angelo Perillo, ha poi spiegato a Repubblica: “Non mi sento un eroe. Ho solo avuto il coraggio di fare quella manovra che forse, fosse stato mio figlio, non avrei avuto”.
“Ho pensato fosse un rigurgito andato di traverso, infatti dopo qualche istante la bimba ha ripreso a respirare e a piangere. Insieme a lei, sia io che i genitori ci siamo abbandonati alle lacrime. Un momento che non dimenticherò mai. Veder tornare alla vita quella piccola che sembrava spacciata è la cosa più bella che mi porterò nel cuore”.
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