Chiede scusa, mostrandosi sorpreso per quanto accaduto. Valerio Galuppi di Monte Romano, finanziere che lavora nella capitale, era finito nella bufera dopo aver contribuito con un suo post su Facebook alla diffusione della bufala che voleva un gruppo di nordafricani come responsabile della morte di un carabiniere a Roma, ucciso a colpi di coltello.
Dietro la morte di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere che ha commosso l’Italia, c’era invece la mano di due ragazzi americani, fermati nelle ore successive dai carabinieri e al momento in carcere in attesa di capire con certezza cosa sia davvero accaduto in quella notte. Galuppi, poco prima della svolta nelle indagini, scriveva invece: “Sono stati catturati gli autori dell’omicidio del collega a Roma. Tre cittadini di origini marocchine e uno di origini algerine”.
“Ora – chiosava Galuppi in un post subito diventato virale, tra like e condivisioni – lasciateli a noi colleghi e al popolo, faremo noi giustizia”. Oggi, il finanziere fa un passo indietro, spiegando di essere stato messo fuori strada da un post della pagina Facebook “Puntato, l’app degli operatori di polizia” dove veniva dato il falso scoop. “Ho sbagliato” ha ammesso il diretto interessato sulle pagine di Tusciaweb, intervistato da Stefania Moretti.
“Non ho pensato fosse una cosa non vera, solo quando sono tornato a casa ho capito cosa stava succedendo e tolto il post. Prima di cancellarlo ho scritto due righe di scuse, ma non è servito: mi hanno riempito di insulti”. E ancora: “Lo so che indosso una divisa, ma è la prima volta che mi trovo in questa situazione”. I suoi account, dove era stato pubblicato anche materiale di estrema destra, al momento sono nascosti: “Non so se renderò di nuovo visibile la mia pagina. Non ho molta voglia di aprire Facebook”.
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