La vicenda del carabiniere ucciso a Roma ha dato il via a una speculazione politica vergognosa, Salvini in testa, ovviamente. L’uccisione, avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 luglio, ha sconvolto l’opinione pubblica, provocando un grande moto di compassione e commozione, mista a un sentimento di rabbia per l’ingiustizia. Una rabbia che ha trovato subito risposta in una assurda caccia alla nazionalità dei presunti assassini, i quali per molte ore della giornata di ieri, senza uno straccio di prova e documentazione a favore della tesi, sono diventati per alcune testate degli immigrati nordafricani.
Salvini, la Meloni e migliaia di loro follower hanno rilanciato la fake news, cogliendo il pretesto per alimentare altro odio contro gli immigrati africani. Peccato che, come si è poi scoperto, i due fossero cittadini statunitensi. Grosse polemiche sono state sollevate dall’intervento a UnoMattina del ministro Salvini. Il vicepremier ha parlato per alcuni minuti e, al netto del messaggio di vicinanza alla famiglia del carabiniere che ha perso la vita, non ha mancato di evidenziare a più riprese una connessione tra quanto accaduto e il problema dei migranti.
Erano le 9.58 del mattino, quindi molte ore prima che emergesse la confessione dei due presunti assassini, quando Salvini descriveva così su Rai1 i due reo confessi colpevoli: “Si tratta quasi sicuramente di non italiani, guarda che strano…”, per poi aggiungere: “Sto andando a Milano al centro espulsioni e rimpatri, perché ovviamente in Italia ci sono più di 5 milioni di immigrati regolari e per bene che sono i benvenuti. Però negli anni passati ne hanno fatti arrivare troppi, fatti sbarcare a centinaia di migliaia e noi li vediamo in giro per le città e queste persone bisogna prenderle una ad una, a calci”.
Ma la polemica sollevata dal membro della commissione di vigilanza Rai in quota Pd Michele Anzaldi è relativa anche alla condotta di Roberto Poletti, presentatore di UnoMattina con Valentina Bisti e identificato come molto vicino a Salvini, avendo diretto Radio Padania ed essendo stato biografo dell’attuale ministro. “Quindi, ministro, lei sta dicendo a chi ci ascolta che la musica è cambiata?”, l’unica isolata domanda di Poletti, che nulla dice rispetto alle informazioni fornite da Salvini ed evidentemente non confermate, visto come siano andate poi le voci.
Anzaldi si chiede quindi: “Per cinque minuti ieri mattina Salvini ha parlato senza alcun contraddittorio giornalistico, peraltro dando una versione totalmente sballata dell’omicidio del carabiniere a Roma, una versione smentita poi dalle indagini: altro che una tragedia per 100 euro, altro che furto di un cellulare. Si parla di droga, ma Salvini ha parlato di altro”.
“Se ci fosse stato un giornalista esperto, probabilmente non avrebbe permesso al ministro di dare a pochi minuti dall’assassinio del carabiniere una versione senza alcun elemento concreto in mano. Come si può pensare che Poletti conduca Uno Mattina anche nella stagione ordinaria di Rai?”. Anzaldi ha quindi annunciato che dalla puntata di unoMattina nascerà una interrogazione parlamentare.
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