Il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), è arrivato a Kiev per una missione di pace molto attesa. Questa missione, avvolta nel più stretto riserbo, potrebbe diventare attiva nel corso della giornata.
Nonostante l’agenda dell’incontro tra il Cardinale Zuppi e le autorità ucraine non sia stata resa nota, il Vaticano ha confermato in un comunicato l’obiettivo principale di questa iniziativa: “Ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.
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Questa missione di pace, lanciata personalmente da Papa Francesco, rappresenta una delle sfide più difficili nella carriera del Cardinale Zuppi. Il suo compito sarà quello di favorire il dialogo in una situazione dove, ad oggi, sembra impossibile. Infatti, non giungono segnali di cessate il fuoco né da Russia né da Ucraina. “Io alla pace ci credo, prego e spero” ha affermato Zuppi qualche giorno fa.
L’arrivo del Cardinale a Kiev precede l’annunciata controffensiva ucraina per liberare i territori occupati dalle forze russe. Solo ieri, il presidente ucraino ha rivelato che il conflitto ha causato la morte di almeno 500 bambini. In risposta a questa tragica notizia, Papa Francesco, al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, ha affidato alla Vergine “le popolazioni provate dal flagello della guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina”.
Solo pochi giorni fa, il Cardinale Pietro Parolin chiedeva preghiere affinché “le differenze e le diversità da cause di conflitto diventino fonti di ricchezza”. Un messaggio che risuona potente mentre la missione del Cardinale Zuppi è sulla rampa di lancio, speranza di un passo avanti verso la pace.