Storico, intellettuale di destra, direttore di ricerca dell’EHESS (école del hautes études en science sociales) di Parigi nonché ex consigliere d’amministrazione della Rai. Ed estremamente deluso dal ruolo giocato dalle opposizioni nello scacchiere politico italiano nel corso di questa crisi. Franco Cardini ha analizzato in maniera lucida, attraverso le pagine di Business Insider, quanto sta accadendo nel nostro Paese in questi giorni concitati. Puntando il dito, innanzitutto, contro la grande confusione: “Sono stufo dei governatori che un giorno si fanno vedere con la mascherina e il giorno dopo dicono che invece bisogna riaprire tutto, tanto per non fare nomi il governatore della Lombardia e del Veneto”.
“Trovo il sistema democratico attuale pieno di lacune e di contraddizioni – ha poi aggiunto Cardini – le opposizioni in un sistema democratico dovrebbero fare quello che gli inglesi chiamano l’opposizione di Sua Maestà, cioè un’opposizione fatta sempre nella prospettiva della collaborazione per quello che è il bene comune e il bene pubblico. In questa particolare situazione le opposizioni stanno venendo gravissimamente meno a questo obiettivo. È troppo facile, qualunque scelta faccia il governo, obiettare che si sarebbero potute fare scelte diverse, opposte e non pagare nessun dazio per questo”.
“Io non sono fra quelli che sostengono che il governo italiano abbia sbagliato a fare le scelte che ha fatto e non sono nemmeno dell’avviso che abbia fatto tutto perfettamente, però quando qualcuno deve prendere delle decisioni trovo molto sleale anche in una democrazia da parte delle opposizioni, in situazioni come queste, il non comportarsi come dovrebbe comportarsi un’opposizione democratica.
È legittimo che uno stesso gruppo di parlamentari del parlamento italiano attacchi un governo perché spende poco per la sanità o per la scuola e d’altra parte accetti col proprio voto favorevole che lo stesso governo impieghi miliardi di euro per l’acquisto di alcune apparecchiature militari che servono per impegni bellici di non si sa quale tipo? Alludo all’acquisto dei famosi F35″.“La stragrande maggioranza di quello che si dice in politica lo si dice semplicemente in vista di risultati immediati in termini di popolarità o impopolarità che potrebbe portare. Questa pandemia, alla fine, ci segnerà pochissimo, ci segnerà molto in termini di recriminazione ma poco in termini di ricordo di elementi negativi per vari motivi, anche perché c’è un meccanismo di selezione nella memoria individuale e collettiva che attutisce sempre gli aspetti negativi ed esalta quelli positivi delle situazioni che si sono affrontate.
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