Mara Carfagna si riprende la scena, puntando alla leadership del partito che in questo momento di grande difficoltà del fondatore Silvio Berlusconi resta vacante. E qualcuno le redini deve pur prenderle. Tanti dunque i temi affrontati nella sua intervista a Otto e mezzo, da Lilli Gruber, dove la ministra per il Sud Mara Carfagna ha parlato del futuro del governo, del centrodestra e di Forza Italia. Tutti hanno notato le bordate mandate a Salvini (su tutti) e alla Meloni. Altro punto cardine, ovviamente, le condizioni di salute di Silvio Berlusconi. Ma c’è stato spazio anche per parlare della difficile e scomoda partita per il Quirinale. Cosa ha detto Mara Carfagna? (Continua a leggere dopo la foto)
E proprio parlando di Quirinale la ministra per il Sud è stata chiamata in causa sull’ipotesi di Draghi al Quirinale caldeggiata da Matteo Salvini, e qui ha mandato il primo schiaffo: “Non so cosa voglia fare Salvini ma trovo che sia irrispettoso palare ora del successore di Mattarella. Sicuramente Draghi e Mattarella sono due uomini che hanno messo al sicuro l’Italia e io credo che al Quirinale serva una continuità se non nella persona, quanto meno nell’indirizzo, nelle scelte, nell’approccio nei confronti dell’Europa. Spero che questa linea sia garantita e assicurata ma è prematuro adesso immaginare Draghi al Quirinale. Da ministra di un governo che deve lavorare per il Paese, lo trovo un dibattito surreale e fuori luogo, alimentato anche dai partiti”. (Continua a leggere dopo la foto)
E ancora: “Perché mai Salvini dovrebbe destabilizzare il governo? È andato avanti con slogan come Prima gli italiani e questo governo difende i cittadini italiani. Mi auguro che chi dice Prima l’Italia, in un momento disastroso come questo, metta da parte i sondaggi”, spara ancora Carfagna. Che poi rincara quando parla della leadership del centrodestra: “La regola della leadership al primo partito arrivato alle elezioni è ampiamente superata da quando Salvini ha tradito la coalizione facendo il governo con i 5 Stelle. Ma ci sono personaggi che più che leader di partito sono sindacalisti di partito”. (Continua a leggere dopo la foto)
Su Giorgia Meloni: “È oggettivamente molto brava, la sua ascesa è un dato di fatto, come lo sono la crescita nei sondaggi. La premia la sua bravura e la sua leadership ma anche il fatto che sia l’unico partito all’opposizione, e quindi non mi sorprende, è normale che raccolga consensi. Ma la storia ci insegna che non sempre chi guida un partito sarà poi il futuro capo della coalizione o addirittura del governo. Ne sarebbe in grado? Non lo so…”, dice Carfagna che non ci sta a consegnare le chiavi del centrodestra alla presidente di Fratelli d’Italia. (Continua a leggere dopo la foto)
Infine, le condizioni di Silvio Berlusconi: “Fa i conti con la sindrome del long Covid. Lo sento costantemente, ci confrontiamo. È motivato, ma abbastanza affaticato. Ha bisogno di riposo e lo sta facendo a casa”, dice la Carfagna. “Io leader di FI? Oggi faccio la ministra per il Sud, ed è una grande responsabilità. Non che non si possano fare più cose insieme, noi donne ne siamo esperte, ma ora voglio dedicarmi al mio incarico. Io ho fatto battaglie perché il centrodestra si smarchi dalle idee sovraniste e mi sento a mio agio con il premier”.
Ti potrebbe interessare anche: Fedez icona pop della sinistra, e a destra? Ecco perché Meloni e Salvini spingono la Canalis