Dopo la stoccata indiretta del premier in persona, che non aveva affatto preso bene gli ultimi attacchi del leader della Lega, ora anche Mara Carfagna blinda il governo e dà una strigliata a Salvini: “Le riforme sono indispensabili e gli scontri nella maggioranza non metteranno a rischio la tenuta del governo, perché nessuno avrà il coraggio di far cadere Draghi”. La ministra per il Sud difende a tutto campo l’azione dell’esecutivo, invitando alleati e no a non sventolare “bandierine”, nemmeno su una legge comunque “necessaria” come il ddl Zan. E sul Recovery avverte: “Senza riforme il Recovery plan semplicemente non esisterebbe: l’Europa condiziona l’erogazione dei soldi al rispetto di un cronoprogramma rigoroso e alla realizzazione di riforme. Senza riforme non avremo né finanziamenti europei, né nuove infrastrutture, né ripresa, né posti di lavoro. Questo governo nasce per fare tutto questo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Spiega Mara Carfagna in una lunga intervista al Corriere: “Il fisco e la giustizia, in primis, insieme alla semplificazione di ogni processo pubblico, dalla più banale pratica, ai concorsi, ai grandi appalti. Ma nel Pnrr c’è anche una riforma sociale per cui mi sono spesa e ritengo irrinunciabile: l’individuazione dei Livelli essenziali di prestazione, i Lep, che cancellino finalmente il divario di cittadinanza tra Nord e Sud, tra metropoli e aree interne. Pochi giorni fa, ho avviato a soluzione un problema trentennale: la cancellazione dell’ultima grande baraccopoli italiana, a Messina. Ottomila persone senza acqua, fogne, strade. Abbiamo stanziato 100 milioni per la bonifica e per dare case decenti alle famiglie, e nominato commissario il prefetto. Situazioni così non possono più essere tollerate in un grande Paese come il nostro”. (Continua a leggere dopo la foto)
Quanto alle tensioni su leggi di iniziativa parlamentare come il ddl Zan, Carfagna dice: “Una legge contro l’omofobia e la transfobia ci serve. Io stessa ne fui promotrice da ministro, ma scelsi una strada diversa, meno divisiva e ambigua. Queste leggi non possono essere bandierine per marcare il campo. La conflittualità, al momento, è più fumo che arrosto. Voglio vedere chi avrà il coraggio di dire agli italiani: scusate, mando a casa Draghi perché penso che io governerei meglio”. E questo è un chiaro messaggio a Matteo Salvini… (Continua a leggere dopo la foto)
Conclude poi Mara Carfagna: “I liberali sono il baricentro della coalizione di governo, non i “parenti poveri” di questo o quello: abbiamo noi il dovere di pensare e comportarci di conseguenza. Comunali? Il confronto nel centrodestra è cominciato, già in settimana ci saranno passi avanti. Dobbiamo promuovere classi dirigenti all’altezza dei cinque anni di enorme impegno collegati al Pnrr. Penso che anche gli elettori siano stufi di Masanielli: cercano competenza e protezione”.
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