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Carlo Verdone contro Gualtieri: “Voglio scappare, Roma mia come t’hanno ridotta…”. L’attacco frontale

Carlo Verdone, da sempre uno dei volti più rappresentativi di Roma, si è sempre identificato con la sua città. Tuttavia, il grande amore tra l’attore e la Capitale sembra essere messo a dura prova dall’attuale amministrazione comunale guidata da Roberto Gualtieri. In un’intervista esclusiva rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Verdone non ha risparmiato critiche alla gestione della città, esprimendo un forte disappunto che potrebbe addirittura spingerlo a lasciare Roma.

“Non ce la faccio più,” ha dichiarato Verdone, rivelando che sta seriamente considerando di trasferirsi altrove. “Ci penso davvero due o tre volte a settimana. Non è solo un mio problema, molti miei amici stanno valutando concretamente di andarsene dalla città. È la prima volta che succede.” L’attore ha sollevato preoccupazioni riguardo ai numerosi cantieri e lavori pubblici in corso in vista del Giubileo, esprimendo dubbi sulla loro tempistica e sull’efficienza dell’amministrazione.

Verdone ha criticato la gestione dei lavori pubblici, paragonando la situazione attuale a quella del Giubileo del 2000, quando Francesco Rutelli era sindaco. “Quando Rutelli fece tutti quei lavori, ci venne un esaurimento nervoso, ma alla fine si rivelarono necessari,” ha detto Verdone. “Il problema è che ora temiamo che i cantieri si prolunghino senza fine. Siamo costretti a fare i conti con una burocrazia spaventosa; si rompe un arco e non sai quando sarà di nuovo accessibile. Recentemente, una statua al Gianicolo ha richiesto anni per essere restaurata.”

La critica di Verdone si è estesa anche al clima della città, che amplifica la sensazione di disagio. “Il caldo rende la città ancora più insopportabile,” ha affermato. “È un caldo opprimente e volgare che aggrava ogni problema, deprimendo e scoraggiando. Con questa temperatura, non ce la facciamo più. Ma il declino di Roma non è solo una questione stagionale, è un problema costante.”

Le parole di Verdone riflettono una crescente frustrazione nei confronti della gestione della città, suggerendo che l’amore tra l’attore e Roma potrebbe essere messo a rischio dalla situazione attuale.

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