Se prima la pensione bastava a malapena per fare una vita dignitosa, con i rincari in bolletta tanti anziani non sanno più come tirare avanti. Oggi infatti sono loro gli ultimi. Passano i giorni a contare i centesimi da mettere da parte per poter mangiare, pagare l’affitto e le bollette. E avvolte non basta neanche l’aiuto della Caritas. Come sta accadendo a Luigi, pensionato di 95 anni, che vive nella paura di aprire la posta e trovarvi dentro una bolletta troppo cara. “Se raddoppia mangerò al buio. Se non la potrò pagare semplicemente non pagherò – ha detto l’anziano a la Repubblica -. Se gli aumenti sono quelli paventati, mi troverò nella condizione in cui o pago l’affitto di casa o mangio”. Luigi percepisce una pensione di 600 euro e ne paga 900 di affitto. Nonostante l’età sa navigare online e ha un computer. “Ho cercato in rete una camera per stare solo, ma per meno di 500 euro al mese non trovo una stanza decente. Avevo un po’ di soldi da parte. Ma a fine marzo saranno finiti. Non trovo una soluzione e non so come fare”.
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Luigi ha due nipoti con attività in proprio, che appena possono gli danno una mano. “Ma quanto potrò attingere ancora alle loro tasche?”, ha detto l’anziano al noto quotidiano. Per i pasti spende 350 euro al mese. “Mangio prevalentemente pasta. Una bistecca me la sogno”. Analoga alla vicenda di Luigi è la storia di Giuseppe, 77 anni, pensionato con la minima. “Temo di avere una brutta sorpresa e di non riuscire a pagare”. Come ha riportato la Repubblica, prima per la luce e il gas l’anziano spendeva intorno ai 100 euro al mese. “Prendo 460 euro di pensione sociale e ho diritto a piccole agevolazioni con quella di cittadinanza. Prima avevo accesso al contributo al canone di locazione”. Per l’affitto se ne va tutta la pensione e in aggiunta anche parte di quella di cittadinanza: “Pago 600 euro e ho un Isee pari a zero” ha detto il pensionato.
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Dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico alle anche, in aiuto dell’anziano si è mossa la rete di solidarietà del quartiere. “Mi sono rivolto ai volontari quando mi è arrivata la bolletta da 250 euro. Non avrei potuto pagarla e lo hanno fatto loro. La rete civica è una splendida organizzazione di volontariato. Sono persone squisite, che fanno onore all’Italia, se non ci fossero sarebbe peggio – ha sottolineato Giuseppe -. Il caro bolletta ha delle ripercussioni su tutto di quello che si muove in società, dalla singola persona, alla famiglia, alle imprese”.
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