Non ha voluto replicare agli insulti di Matteo Salvini, che era stato invitato a confrontarsi in studio con lei preferendo però declinare. E si è detta pronta a nuove battaglie. Carola Rackete, intervistata durante la trasmissione Piazza Pulita di La7, ha spiegato: “Di professione faccio l’ecologista, quindi non mi interessa la politica interna italiana. Le parole portano all’azione e questa è una cosa pericolosa. Bisogna interrompere la retorica dell’odio, una retorica vuota, e bisogna passare all’azione e prevenire questa politica dell’odio”.
La comandante della Sea Watch è pronta a tornare in mare a soccorrere i migranti in difficoltà, nel caso in cui sarà necessario: “Continuo a essere sulla cosiddetta lista d’emergenza di contatti della Sea Watch. Ero stata contattata tre giorni prima di andare in mare in quell’occasione, se mi chiamassero di nuovo andrei immediatamente, sarei pronta ad andare immediatamente”.
Poi la Rackete è tornata sui momenti in cui ha preso la decisione di forzare il blocco ed entrare nelle acque territoriali italiane nonostante il divieto: “Non è stata una decisione presa su due piedi, non è stato facile, è stata presa anche di comune accordo con il personale medico. Penso che la sicurezza della vita delle persone venga prima di qualsiasi altra conseguenza personale”.
Carola Rackete ha affermato di non aver avuto paura in quei momenti, “perché non stavamo agendo contro la legge internazionale”. La comandante della Sea Watch si è rivolta anche con un ringraziamento agli italiani: “Mi piacerebbe ringraziare tutti coloro che hanno mostrato la loro solidarietà nei miei confronti e che hanno sostenuto i migranti. Il vostro sostegno è importante per le Ong”.
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