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Carola sfida Salvini: “Sequestrate i suoi account Facebook e Twitter”

Carola Rackete in guerra con Salvini, contro il quale presenterà nelle prossime ore alla procura di Roma una querela per “diffamazione aggravata” e “istigazione a delinquere”. Non solo. Nella denuncia chiede ai magistrati di sequestrare i mezzi attraverso cui passa quello che lei definisce il “messaggio d’odio”: le pagine ufficiali su Facebook e Twitter di Matteo Salvini.

Nelle quattordici pagine della querela l’avvocato di Carola, Alessandro Gamberini, riporta 22 offese del ministro, contenute nei sui tweet, nelle dirette Facebook e in alcune interviste televisive. “Matteo Salvini – si legge – mi ha definito pubblicamente e ripetutamente sbrufoncella, fuorilegge, complice dei trafficanti, potenziale assassina, delinquente, criminale, pirata, una che ha provato a uccidere dei finanzieri e ad ammazzare cinque militari italiani, che ha attentato alla vita di militari in servizio, che ha deliberatamente rischiato di uccidere cinque ragazzi e che occupa il suo tempo a infrangere le leggi italiane e fa politica sulla pelle dei disgraziati: la gravità della lesione al mio onore è in sé evidente”. 
La trentunenne tedesca ricorda ancora una volta che le sue azioni sono state motivate esclusivamente dalla necessità di tutelare la vita e l’incolumità fisica e psichica dei naufraghi a bordo. “La legittimità della mia condotta è stata riconosciuta allo stato dall’autorità giudiziaria che l’ha valutata come adempimento di un dovere”. La Capitana Carola ricostruisce anche la “campagna diffamatoria” che da settimane il ministro conduce nei confronti della ong Sea-Watch. “Dice che si tratta di un’organizzazione illegale e fuorilegge, sostenendo che i suoi rappresentanti sarebbero complici di scafisti e trafficanti. Tali affermazioni sono lesive della mia reputazione e mettono a rischio la mia persona e la mia incolumità, in quanto dipendente e rappresentate della Sea-Watch”.

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