Giuseppe Povia tra i protagonisti della prima puntata dell’anno di Non è l’Arena. Il cantante, vincitore qualche anno fa del Festival di Sanremo, è noto per la sua opposizione al vaccino contro il Covid. Qualche settimana fa Povia ha annunciato di essere positivo al virus. Notizia che aveva provocato la reazione social del medico Nino Cartabellotta, con conseguente polemica virtuale. Nella serata del 12 gennaio, il presidente del Gimbe avrebbe dovuto essere ospite di Massimo Giletti. Ma il medico decide all’ultimo momento di disertare il confronto con Povia.
“Vediamo se ci sarà Cartabellotta”. Così Massimo Giletti introduce la discussione che ha per protagonista Povia. Prima però racconta l’episodio, accaduto nell’anno in cui l’artista vinse Sanremo, di quando lui, da conduttore di Domenica In, decise di invitarlo in studio prima della gara, quando nessuno avrebbe scommesso sulla sua vittoria al Festival. E invece Povia vinse davvero. “E lui ha mantenuto la parola. Mi ha detto ‘vengo solo da te’ e l’ha mantenuta”, tesse poi le lodi del suo ospite.
“Tu rispetti sempre gli artisti. Sei l’unico che ha detto canti perché sei un cantautore”, risponde Povia alle lusinghe di Giletti, ringraziandolo per averlo appena fatto esibire in diretta. “Io posso avere pure posizioni diverse, ma bisogna lottare per consentire di parlare anche alla persona che ha un pensiero lontano dal nostro”, chiude lo scambio di complimenti il conduttore. “Allora, Cartabellotta non è venuto. – riprende poi il filo della conduzione Giletti – All’inizio doveva venire, ma poi mi ha parlato e ti faccio il riassunto (di quello che mi ha detto). Sei un po’ deluso che non ci sia?”, chiede a Povia.
“Un pochino si, perché è comunque un segnale”, commenta secco il suo ospite. “È un segnale, però lui mi dice ‘guarda Massimo, io non riesco a cambiare il pensiero di Povia. È inutile, non posso dialogare con lui perché non riesco a cambiarlo. Lui ha una posizione, non la cambia. Cosa vengo a fare?’. Quindi non c’è questo confronto”, annuncia. “In realtà io non porto rancore. – replica il cantante – È chiaro che, quando vedi in correlazione temporale a quando ho fatto uscire la notizia che avevo il Covid, un medico scrive ‘finché i cretini fanno boom’, che è una frase di una mia canzone. In quel momento è ovvio che mi stai dando del cretino a sfottò. Quello che mi chiedo, e non mi offendo perché a me Cartabellotta come persona piace, è perché un medico si deve abbassare al livello di un hater?”, conclude Povia.
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