Associazione a delinquere finalizzata all’istigazione all’odio razziale e occupazione abusiva di immobile: con queste accuse la procura di Roma indaga nei confronti di alcuni appartenenti a CasaPound tra i quali alcuni dei vertici del movimento di estrema destra: Gianluca Iannone, Andrea Antonini e Simone Di Stefano. La lista, complessivamente, è però molto lunga: le persone iscritte alla lista degli indagati sono infatti ben 16. Il tutto mentre, da un punto di vista tecnico, dopo la notifica dell’ordinanza del sequestro preventivo dell’immobile di via Napoleone III prevista per le prossime ore la struttura passerà nella disponibilità del tribunale.
Con il decreto di sequestro, ha spiegato sempre Di Stefano, l’immobile di via Napoleone III rientrerà tra quelli per cui lo sgombero diventa più urgente: “A Roma ci sono più di 80 immobili occupati abusivamente, 23 sono da sgomberare in via prioritaria perché interessati da procedimento giudiziario. Tra i casi elencati sul sito del ministro dell’Interno si legge che tra questi rientra il ‘sequestro preventivo’. Insomma CasaPound balza in avanti nella classifica, insieme ad altri 23 immobili da sgomberare. Ma, almeno per il momento, non c’è uno sgombero immediato all’orizzonte”.Il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il pm Eugenio Albamonte considerano il palazzo al centro di Roma come ‘quartier generale’ dell’associazione. Le procedure per la notifica del provvedimento da parte dei poliziotti della Digos saranno completate all’inizio della prossima settimana.
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