Sta facendo molto discutere la presenza (confermata) di CasaPound in piazza con la Lega sabato 19 ottobre per la manifestazione contro il governo giallorosso. Salvini prova a rimettere insieme la destra d’opposizione e trascina con sé anche i suoi amici estremisti. Da Silvio Berlusconi, che aveva dato il via alla partecipazione pochi giorni fa rinsaldando l’alleanza con il Carroccio che sembrava traballare, fino all’estrema destra, passando per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Il tam tam su una partecipazione di CasaPound al corteo romano che partirà da piazza San Giovanni a Roma, storico luogo di aggregazione della sinistra, ma poi diventato anche location delle kermesse del M5S, era cominciato da giorni, soprattutto attraverso le chat di Telegram: i profili ufficiali di CasaPound, e quelli dei leader locali e nazionali del movimento sono stati sospesi sia su Facebook che su Instagram.
L’ufficialità è arrivata poi con un tweet del leader Simone Di stefano, che ha scritto sul social network: “Sarò anche io in piazza sabato 19. Non è il momento di dividere, ma di unire. Vogliamo portare i nostri temi e le nostre idee, perché questa opposizione non si riduca a parlare solo di immigrazione e tasse, ma anche e soprattutto di casa, lavoro, figli, salari e Stato sociale”.
Anche il tweet sembra esordire come una dichiarazione di partecipazione a titolo personale, quel “nostri temi” e “nostre idee”, però, fa evidentemente riferimento a un’adesione più organica e tematica di CasaPound. Come riporta Andrea Palladino su Repubblica, i post pubblici sono pochi. Tutto avviene appunto sottotraccia all’interno del sistema di messaggistica.
“CasaPound Italia presenzierà alla grande manifestazione nazionale indetta dalla Lega a Roma per protestare contro questo governo Giallo-Rosso. Chiunque sia intenzionato a venire, mi contatti privatamente. Probabilmente verranno organizzati dei pullman regionali”, uno dei pochi post pubblici che invita, appunto, all’organizzazione diretta all’interno dei canali privati.
Che fra Lega e CasaPound (soprattutto sui territori) ci sia comunanza di intenti e di battaglie non è certo un mistero. Il 26 ottobre, ad esempio, il monimento di estrema destra organizza a Catanzaro un convegno su “Social e Europa” (considerati i “censori” dei sovranisti) a cui parteciperà il deputato leghista Domenico Furgiuele, coordinatore per la Calabria del Carroccio.
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