Secondo un sondaggio realizzato da Changes Unipol e Ipsos, solo l’8% degli italiani sarebbe disposto a effettuare opere di efficientamento energetico per adeguarsi alla nuova, folle direttiva Ue sulle Case green. Ma, cosa ancora più importante, il 52% non è a conoscenza della classe energetica della propria abitazione. La direttiva europea sulle Case green sta facendo impazzire gli italiani. L’allarme rosso è già scattato, e il mercato immobiliare è in fibrillazione. Ma anche quello dei mutui, con le banche restie a concedere mutui per immobili già svalutati in partenza. In mezzo a tanta confusione, col rischio di vedersi vietato vendere o affittare un proprio immobile, la prima cosa da fare è capire se si rientra nelle esenzioni previste dalla normativa e, soprattutto, a quale classe energetica appartiene il proprio immobile. Ma come faccio a sapere qual è la mia classe energetica?
La casa viene classificata secondo le possibili classi energetiche di riferimento: A+, A, B, C, D, E, F, G. Come è ovvio, la A+ è la classe migliore, invece, la peggiore è la classe G. E la nostra casa com’è? Rientra negli obblighi della direttiva europea sulle case Green oppure no? Come faccio a sapere la classe energetica della mia casa? La cosa più semplice da fare è cercare la classe energetica nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), o nel più vecchio Attestato di Certificazione Energetica (ACE). Il primo documento ha sostituito il secondo con il D.L. 63/2013. Questi due sono dunque gli unici documenti ufficiali che la riportano. Se per qualsiasi motivo non foste in possesso dell’APE (o dell’ACE) cosa fare? (Continua a leggere dopo la foto)
In questo caso, l’unico modo per conoscere la propria classe energetica è quello di farsi fare da un professionista un Attestato di Prestazione Energetica. L’attestato vale 10 anni ed è indispensabile per poter vendere o affittare una casa. Conoscere la classe energetica della propria casa è importante sia per la valutazione economica dell’immobile, sia per capire quali sono i reali consumi. I coefficienti energetici di una casa sono: A+ con un consumo di 15 kWh/anno per metro quadro; A con 15 e 30 kWh per mq; B 31-50 kWh per mq; C 51-70 kWh per mq; D 71-90 kWh per mq; E 91-120 kWh per mq; F 121-160 kWh per mq; G oltre i 160 kWh per mq. (Continua a leggere dopo la foto)
Chi rilascia questa certificazione? E quanto può costare?
I criteri secondo cui viene assegnata una classe dipendono dai materiali di costruzione, dalla tipologia di infissi, dall’impianto di riscaldamento, dalla produzione di acqua calda e dal sistema di illuminazione. Ma chi rilascia questa certificazione? E quanto può costare? L’APE viene redatto da un soggetto non coinvolto nella proprietà che è il certificatore energetico. I principali casi in cui deve essere redatta l’APE e allegata alla documentazione sono: la compravendita immobiliare; la donazione immobiliare; l’affitto di un’unità immobiliare; la vendita di nuove costruzioni; la ristrutturazione del 25% della superficie. L’APE non ha un costo fisso e può costare solitamente tra i 100 e i 300€.