Matteo Renzi come punto di riferimento per le forze moderate, in un momento in cui proprio al centro dello scacchiere politico italiano c’è un vuoto evidente da riempire il più presto possibile. Questo il senso dell’intervista di Pier Ferdinando Casini al Messaggero, in cui chiede una reazione per “evitare che gli irresponsabili al governo portino l’Italia verso la rovina e che l’ondata di demagogia e pressappochismo travolga tutto”.
“Io giro l’Italia e c’è tanta gente che chiede ai moderati di rimettersi in marcia – afferma – Forza Italia ondeggia ormai tra il vassallaggio a Salvini e la voglia di rinascere facendo qualcosa di più decoroso. Nel Pd Zingaretti sta facendo un lavoro serio, che non sottovaluto. Ma ci sono tanti elettori che il Pd non lo votano”.Guarda a Matteo Renzi? “Non so se Renzi ci sarà o meno, lo chiarirà lui. Però l’ex segretario del Pd è uno di quelli in grado di parlare ai moderati. Come Calenda, come molti che sono in +Europa, penso tra gli altri a Bruno Tabacci”. E anche in Forza Italia: “Nel gruppo dirigente di FI c’è chi non accetta di morire salviniano”.
L’imponente campagna social di Salvini costa 124 mila euro al mese