Il caso Bibbiano ha preso una svolta significativa oggi, con l’assoluzione in appello dello psicoterapeuta Claudio Foti, titolare del centro studi torinese “Hansel&Gretel”. Foti era stato precedentemente condannato a quattro anni di reclusione in primo grado nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e demoni”, che riguardava presunti affidi illeciti a Bibbiano, nella Val d’Enza.
Dopo un’attenta camera di consiglio, la giudice ha assolto Foti da tutte le accuse. In particolare, è stato assolto dall’accusa di lesioni gravissime nei confronti di una sua paziente minorenne, poiché il fatto non sussiste, e per non aver commesso il fatto riguardante l’accusa di abuso di ufficio. È stata inoltre confermata l’assoluzione per il reato di frode processuale.
Fuori dall’aula, visibilmente commosso, Claudio Foti ha dichiarato: “Hanno vinto la giustizia e la verità dopo quattro anni di gogna. Ho pianto, e si è incrinato il teorema accusatorio”. L’assoluzione rappresenta per lui un importante riscatto dopo anni di persecuzione e umiliazioni come uomo e come psicoterapeuta.
Hanno vinto le ragioni della giustizia
Il suo avvocato, Luca Bauccio, ha sottolineato l’importanza di questa vittoria: “Hanno vinto le ragioni della giustizia. Questo è un momento di grande commozione e felicità. Foti viene riscattato da 4 anni di persecuzione e umiliazioni come uomo e come psicoterapeuta”.
La procura generale valuterà la motivazione della sentenza e deciderà se ci sono margini per un ricorso in Cassazione. La procuratore generale reggente, Lucia Musti, ha concluso sottolineando la sinergia tra la procura di primo grado di Reggio Emilia e la procura generale, e ha elogiato il lavoro svolto dai colleghi Massimiliano Rossi e Valentina Salvi, che hanno agito con correttezza e professionalità.
Con l’assoluzione di Claudio Foti, si apre un nuovo capitolo nel caso Bibbiano, che ha scosso l’opinione pubblica per anni. Mentre l’attenzione si sposta verso la valutazione delle motivazioni della sentenza, i protagonisti di questa vicenda sperano che sia finalmente stata fatta giustizia e che si possa voltare pagina su un periodo difficile e doloroso per tutte le parti coinvolte.